Il Veneto continua ad avere parametri che gli permettono di puntare all’ingresso in zona bianca dal 7 giugno.
E il governatore Luca Zaia porterà oggi pomeriggio, alle 14.30 in Conferenza dei presidenti e poi alle 16 nella riunione col Governo su Pnrr, temi connessi al Covid e semplificazioni, 2 precise richieste: “La nostra posizione è chiara: chi si trova in zona bianca deve poter aprire tutte le attività, sia pure con il rispetto delle linee guida, e via il coprifuoco”.
Il coprifuoco
Zaia si è soffermato in particolare su quest’ultima misura. “Dire che di notte si rischiano gli assembramenti – ha sottolineato – mi sembra avventuroso, dal punto di vista epidemiologico, perché le forme di assembramento in quelle ore sono ridotte quasi a zero. Se invece il coprifuoco diventa un totem ideologico, come accade spesso nei dibattiti in questo Paese, non posso che prenderne atto, pur non condividendo. Mi sembra – continua il presidente – che gli assembramenti siano più probabili dalle 5 alle 23, quando si usano i mezzi pubblici, si va a scuola e così via. Fermo restando che il virus c’è, vedo quindi solo un problema, nel mantenere il coprifuoco. Se lo facciamo, come da decreto, fino al 21 giugno, la comunicazione internazionale che ne deriverà sarà devastante”.
Le riaperture
L’incontro tra Regioni servirà proprio per trovare una posizione comune su cosa si può fare in zona bianca.
Riguardo alle riaperture, il presidente del Veneto ha sottolineato che “il Cts ha risposto alle nostre linee guida con alcuni aspetti non praticabili, come la disposizione dei tavoli dei ristoranti a scacchiera. Ma confido che la soluzione si possa trovare, perché l’impostazione punta a trovare una via d’uscita. E, nell’avvicinamento al 21 giugno, non ho certo inventato io la zona bianca: se non si riapre in questa, ci vuole la zona trasparente?”.
Discoteche e turismo
Tra le attività che comunque non potranno in ogni caso riaprire subito ci sono le discoteche.
“Lo impedisce – spiega il presidente del Veneto – il decreto stesso. Stiamo comunque lavorando con il Cts su un nostra idea di sperimentazione. Vogliamo cioè ragionare con il Cts se si possono prendere un paio di locali come test per capire cosa succede all’interno. Qualche piccola sperimentazione sta già avvenendo, ma noi vogliamo arrivare a un progetto preciso e farlo in via più poderosa”.
Il Veneto, infine, ha confermato che la prossima settimana partirà con la vaccinazione degli operatori turistici e di chi tiene i centri estivi. “Informazioni più dettagliate al riguardo – ha concluso Zaia – le daremo solo quando avremo risolto i problemi con i vaccini. Ovvero, vogliamo vedere quali saranno le raccomandazioni nazionali riguardo all’uso di AstraZeneca e Johnson&Johnson”.