Il Veneto passa in zona arancione (insieme a Emilia Romagna, Lombardia, Calabria e Sicilia).
E’ quanto conterrà l’ordinanza che il ministro della Salute, Roberto Speranza, firmerà in serata sulla base dei dati e delle indicazioni della Cabina di Regia.
Le nuove disposizioni entreranno in vigore a partire da lunedì 11 gennaio.
Il commento (preventivo) di Zaia
La notizia che mantiene il Veneto anche per la settimana prossima in fascia arancione è arrivata durante il punto stampa all’unità di crisi della Protezione civile di Marghera, anticipata dalle agenzie di stampa.
Il presidente Luca Zaia aveva già lasciato la conferenza con i giornalisti. In precedenza, Zaia aveva escluso solo una classificazione nella fascia rossa. “Ho ragioni per pensare – aveva ribadito – che il Veneto non sarà rosso, perché sarebbe un salto importante. Sappiamo di avere un Rt attorno a 1, sappiamo di avere un’incidenza alta, ma possiamo solo aspettare la valutazione dell’Istituto superiore di sanità, a cui ci rimettiamo pienamente. Perché è una scelta scientifica, non politica, e non c’è board scientifico più autorevole”. Per la stessa ragione, il presidente ha escluso anche la richiesta del Pd regionale di istituire in Veneto, indipendentemente dalla valutazione dell’ISS, una zona rossa, come fatto per la scuola.
La campagna vaccinale
Sono nel frattempo arrivate in regione ieri e sono subito distribuite alle Ulss, le nuove dosi di vaccino Pfizer. A mezzogiorno dell’8 gennaio, il 24,7% erano già state somministrate agli aventi diritto. La macchina della vaccinazione continua quindi a spron battuto. E comincia già pensare al dopo.
“Fino ad oggi – ha precisato il presidente Luca Zaia – abbiamo fatto la scelta di garantire un minimo di copertura anticorpale al maggior numero di persone. Da oggi invece iniziamo ad accantonare le dosi che poi ci serviranno per i richiami”.
Riguardo alla campagna vaccinale, l’assessore alla Sanità, Manuela Lanzarin, ha poi chiarito che “la prossima settimana individueremo gli ottantenni da vaccinare in base al programma. E, in caso di anziani non autosufficienti, l’infermiere di assistenza domiciliare andrà direttamente a casa a somministrare il vaccino.
Ricoveri in calo
Nel bollettino odierno, per il terzo giorno consecutivo, calano i ricoveri. Il dato è ora attestato a 3.345. Di questi, 2.958 (-20) sono in area non critica e 387 (-2) in terapia intensiva.
“E’ indubbio – ha commentato Zaia – che le curve stanno confermando da tre giorni un minimo di piega. Ma non ci sentiamo di dire che questa è una direzione. Se però così fosse, ricordiamoci che andrà mantenuta con i comportamenti di tutti”.
L’incidenza di nuovi positivi sui tamponi effettuati, molecolari e antigenici, è tornata al 6,74%. Sono infatti 3.388 su 50.235 test, portando il totale da inizio pandemia a 280.719, di cui 90.951 attualmente positivi. Purtroppo, aumenta ancora il numero di decessi: con i nuovi 106 registrati nelle ultime 24 ore, il totale a febbraio è di 7.263.