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Il Veneto cerca vaccini per imprese e turismo “Covid free”

Il Veneto cerca vaccini per imprese e turismo “Covid free”
il presidente del Veneto Luca Zaia conf stampa 02 febbraio 2021

Non appena sarà possibile acquistare vaccini anti-Covid al di fuori dei canali istituzionali fin qui stabiliti, la Regione Veneto è pronta a sostenere l’idea di creare aziende e un comparto turistico “Covid-free”.

Il rilancio dell’economia

Il presidente Luca Zaia si è espressamente schierato a favore di questo progetto.
“La pandemia – ha premesso – ha letteralmente devastato le imprese del Veneto, con una perdita di 65 mila posti di lavoro nonostante il blocco dei licenziamenti. Per chiudere l’incubo sanitario e ripartire, l’unica alternativa all’aspettare che il virus se ne vada naturalmente è quella di anticipare i tempi con le vaccinazioni. E noi dobbiamo essere i primi a poter proporre comparti Covid-free”.
Sul tema della ripartenza, Zaia ha quindi aggiunto l’auspicio che non si sbaglino le linee di investimento dei 220 miliardi del recovery fund: “Bisogna aiutare le imprese e creare occupazione: tutto il resto è divagazione sul tema”.

L’acquisto dei vaccini

La Regione, dunque, si sta muovendo a 360 gradi per trovare approvvigionamenti di siero, sempre in linea con le strategie nazionali e senza togliere il vaccino a nessuno di coloro che hanno diritto. Un’opportunità che a oggi non c’è ancora e che dunque, appena si aprirà sul mercato, richiederà approfondimenti giuridici.
Pfizer, per una sua policy interna, ha fin qui annunciato che non ha intenzione di entrare in trattativa diretta con privati o enti locali. Restano quindi le ipotesi Moderna e AstraZeneca, perché ci si può muovere solo all’interno dei prodotti che hanno già ricevuto l’ok all’immissione in commercio. E questo sarà uno dei temi che Zaia porterà domani, 3 febbraio, al tavolo dell’incontro col Governo fissato per le 17.30.

Si tornerà a ordinanze meno restrittive?

Un’altra questione che il presidente del Veneto ha annunciato porrà al ministro Speranza è quella della possibilità di tornare a scrivere ordinanze regionali con misure meno restrittive rispetto a quelle previste a livello nazionale. Il punto di partenza è infatti la convinzione che venerdì il Veneto possa rimanere in zona gialla.
“A oggi – ha spiegato Zaia – i parametri che abbiamo ci confermano al 99% in questa fascia”. Una collocazione che, se verranno confermati i rumor, potrà tra l’altro portare anche alla riapertura degli impianti sciistici, visto che questa dovrebbe essere nei prossimi giorni ricollegata ai diversi colori.

Le curve continuano a scendere

Il direttore generale della Salute, Luciano Flor, ha intanto sottolineato come, nelle terapie intensive del Veneto si sia registrato un calo del 53% di posti occupati rispetto al picco di inizio anno. “E andiamo verso il dimezzamento anche dei ricoverati in area non critica”, ha aggiunto Flor. Le cifre presentate da Zaia parlano adesso di 2.128 ricoverati complessivi: 1.906 nei reparti ordinari (-57) e 222 (-25) in terapia intensiva. Continuano a essere maggiori anche le negativizzazioni rispetto ai nuovi casi. Gli attualmente positivi in Veneto sono così oggi 32.044. E i 621 nuovi positivi su 39.304 tamponi effettuati determinano un’incidenza dell’1,58%.

Verso la riapertura dei ricoveri

Sulla base di questa stabilizzazione della discesa, Flor ha così annunciato che “dalla prossima settimana vedremo se si potrà riaprire anche ai ricoveri per attività non oncologiche programmate sospese, sia in ambito chirurgico che medico, come ad esempio in ortopedia. Abbiamo infatti nelle rianimazioni un numero sufficiente di postazioni attive libere”.

Alberto Minazzi

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Tag:  coronavirus