La riproposizione delle norme contenute nella precedente ordinanza, scaduta alla mezzanotte di domenica 22 novembre, e un’ulteriore stretta agli assembramenti, in particolare negli esercizi commerciali.
È questo, sostanzialmente, il contenuto della nuova ordinanza per contenere il diffondersi del contagio da Covid-19 presentata dalla Regione Veneto e valida dal 25 novembre e fino al prossimo 4 dicembre.
Ecco il testo della nuova ordinanza regionale
Le novità per il commercio al dettaglio
In tutti gli esercizi commerciali al dettaglio, sia singoli che all’interno di centri o parchi commerciali, l’ordinanza fissa gli indici della massima compresenza di clienti consentita. Il riferimento va alla superficie di vendita. Nei negozi fino a 40 metri quadri è consentito l’ingresso di un solo cliente alla volta; in quelli fino a 250 metri quadri può entrare un cliente ogni 20 mq; sopra questa soglia, un cliente ogni 30 mq. La vendita con consegna a domicilio è invece sempre consentita e fortemente raccomandata.
Il gestore è obbligato a posizionare all’ingresso cartelli o altre indicazioni della capienza massima. E deve garantire costantemente, con strumenti elettronici contapersone o specifico personale addetto, il rispetto dei numeri massimi di presenze. Nei centri commerciali, ogni singolo negozio dovrà indicare la propria capienza, ma anche un cartello riassuntivo della capienza totale dovrà essere posto all’ingresso del centro. Nel caso poi si formino code di attesa esterne, sarà sempre il gestore a garantire il rispetto di un distanziamento interpersonale di almeno un metro. In caso di mancato rispetto delle norme è prevista l’immediata chiusura.
Le indicazioni per i ristoranti
L’ordinanza veneta introduce anche un richiamo specifico al rispetto delle linee guida fissate dal DPCM del 3 novembre per ristoranti e bar. In particolare, il presidente del Veneto, Luca Zaia, ha sottolineato la previsione di menu su supporto digitale o, in alternativa, su supporti cartacei usa e getta, la compresenza allo stesso tavolo di un massimo di 4 persone non conviventi, la distanza interpersonale di almeno un metro, l’uso della mascherina in tutti gli spostamenti all’interno del locale e la messa a disposizione di liquido igienizzante sia all’ingresso del locale, che sui tavoli, che nei servizi igienici. Riguardo ai buffet, sono espressamente vietati in qualsiasi forma. Anche olio e aceto, cioè, dovranno essere posizionati in forma dedicata e sanificata su ogni tavolo.
L’accordo con i pediatri di libera scelta
La nuova ordinanza ripropone anche le disposizioni contenute in quella apposita dedicata ai medici di medicina generale da poco scaduta. La novità è l’introduzione dell’accordo anche con i pediatri di libera scelta. Entrambe le categorie di medici sono dunque investite, dal presidente della Regione, dell’autorità di pubblico ufficiale di sanità. Bypassando il vecchio iter, molto più complesso, potranno cioè disporre direttamente di eventuali quarantene, svolgendo dunque un ruolo di figura centrale nella gestione dell’emergenza.
Le misure confermate
Vengono infine riproposte tutte le altre misure previste dalla vecchia ordinanza. Si va dalla chiusura delle attività commerciali nel week-end all’obbligo di indossare la mascherina fuori dalla propria abitazione, dal rispetto del distanziamento di almeno un metro nei casi in cui (come fumo e consumo di cibo) è consentito l’abbassamento temporaneo alla possibilità di praticare sport e passeggiate nel rispetto di un distanziamento rispettivamente di 2 o un metro e comunque non in piazze, centri storici, località turistiche e luoghi di abituale affollamento.
Ancora, l’accesso alla vendita di alimentari è consentito a una persona per famiglia (salvo necessità di accompagnare under 14 o persone non autosufficienti) e i mercati all’aperto sono consentiti solo nei Comuni che hanno adottato appositi piani. Le somministrazioni di alimentari e bevande sono consentite solo al tavolo dopo le 15, mentre è fortemente raccomandata la riserva delle prime due ore di apertura dei negozi agli acquisti degli over 65.
Il commento di Zaia
“Abbiamo voluto introdurre degli accorgimenti aggiuntivi per le attività commerciali – ha spiegato il presidente Zaia – attraverso misure oggettive che guardano moltissimo al tema degli assembramenti. Al momento, non siamo in condizioni di consentire allentamenti: questi saranno eventualmente possibili, per dare una minima risposta alle attività in difficoltà, solo se ci sarà un ulteriore calo dell’Rt. Poi vedremo cosa sarà disposto con il DPCM del 3 dicembre: se il Governo darà completo riscontro su tutti i temi, potremmo non emanare altre ordinanze, altrimenti ne faremo una di nuova già nella notte del 3 dicembre”.
Buongiorno, condivido queste restrizioni. E’ giusto che ognuno di noi rispetti l’ordinanza perchè non si può continuare a vivere nella paura di essere contagiati da persone incoscienti. Io mi sento responsabile per la mia famiglia e per gli altri, perciò gradirei che anche altri lo facessero.
Buongiorno,io non sono d’accordo con tutti questi paletti, è il cane che si corre dietro alla coda,contagi alti chiudiamo tutto,si abbassano i contagi si riapre,non si può andare avanti all’infinito, perché è questo che fa chi non ha le idee chiare,ed il governo non potrà costringerci ancora a lungo con questa segregazione,io le rispetto le regole,ma il punto di corda questo paese ci è già arrivato.Speriamo prossimamente che il buon senso per una volta prevalga
Condivido appieno!!!!!!
Sono pienamente d’accordo bisogna che tutti rispettino queste regole
Purtroppo il comportamento malaccorto, per distrazione, ignoranza o presunzione, ha creato questa situazione di guerra. Le soluzioni proposte non potranno essere gradite a tutti, per i diversi interessi personali, ma le possibilità, per evitare di precipitare ancora piu’ in basso, non possono essere molto diverse da queste. Qualcuno dirà: si può fare meglio, ebbene, costui si faccia avanti, siamo ben lieti di avere un nuovo messia che fa i miracoli. In situazioni pandemiche i mezzi sono questi e fintanto che non si sarà raggiunta una immunità tale da garantire una certa tranquillità sanitaria bisognerà adattarsi, nell’interesse dell’intera comunità ma anche di se stessi. Auguri
Sono d’accordo e spero tanto che si vigili puntualmente,
Grazie
Sig. Presidente Zaia, faccia lavorare i medici di base. Mio marito con tampone negativo ha dovuto tenersi la febbre oltre una settimana, il medico gli ha prescritto l’antibiotico per telefono! Altrimenti la soluzione era portarlo in pronto soccorso dove rischiava di prendersi la malattia! E’ questa l’eccellenza della Sanità Veneta??????? I medici che non visitano piu’ i pazienti?
Credo fermamente a qieste piccole restrizioni che ci permettono di rimanere in zona gialla.
Ciao Papà Zaia,
io, quale ristoratore in situazione di crisi assoluta, propongo lock down totale, ripeto totale (dunque tutto chiuso, no asporto, no spostamenti, nessuna eccezione, tutti a casa punto stop) nei giorni di sabato e domenica. STOP. Basta limiti irrisori, dai Luca! Ma un grazie enorme per il tuo operato, da Ariete a Ariete!
Non condivido nulla di quello che Lei dice. Io operata a marzo periodo covid ho visto cose che solo chi è dentro rimane devastato. E ora stiamo qui a parlare di sciare, cenoni e chiedere ad infermieri, esausti, di fare ancora sacrifici. Lei ha visto piangere Dottori, infermieri???? E invece di fare un ultimo sforzo comune di chiudere un mese in lockdown in Veneto parliamo del Natale e di quante persone al tavolo. Da Lei Presidente mi aspettavo molto di più… intanto contiamo solo morti…