È tornata a diffondersi la truffa per clonare tramite un messaggio l’account della diffusa app di messaggistica. Cosa c’è da sapere e come difendersi
Non è una novità, visto che l’apposita pagina “Come evitare i furti di account WhatsApp” della Polizia Postale è stata attivata più di un anno fa, risultando aggiornata all’8 settembre 2022. Ma il caso del chirurgo ortopedico Cesare Faldini, il cui messaggio postato su Facebook, dopo essere caduto vittima della truffa e condiviso da centinaia di utenti del social network, ha rilanciato l’attenzione sul fenomeno della clonazione dell’identità sulla diffusa app di messaggistica.
Un rischio che può riguardare tutti, anche per le semplicissime modalità (l’invio di un sms) con cui gli hacker provano a introdursi nel nostro profilo per prenderne possesso. Ma, al tempo stesso, un problema per difendersi dal quale è sufficiente mettere in pratica alcuni semplici accorgimenti.
Occhio ai messaggi!
La frode parte attraverso la ricezione di un semplice messaggio, proprio su WhatsApp, che apparentemente ci viene inviato da un contatto a noi già noto, ma in realtà clonato e controllato proprio dai pirati informatici.
Nel testo, il presunto amico ci annuncia che WhatsApp invierà al nostro numero, tramite un sms un codice, che serve a lui. E ci prega, una volta ricevuto il messaggio, di inoltrarglielo.
A questo punto, arriva l’annunciato sms, anche in questo caso apparentemente in regola, in quanto il mittente risulterà proprio WhatsApp.
Chi cade nella trappola, per errore o perché raggiunto in un momento in cui è affaccendato in altre vicende e quindi procede all’inoltro senza prestare la dovuta attenzione, girando il codice, in pochi secondi, si vedrà rubare il profilo dai cybercriminali.
WhatsApp rubato: cosa succede e come comportarsi
L’hacker, con i furti di identità si garantisce l’ accesso a tutti i documenti, come foto o video, legati al nostro account.
In più, oltre che alle chat, potrà accedere anche ai gruppi. Ed è proprio per questa via che, tacendo della possibilità di ricevere contenuti anche personali da parte dei nostri amici, attraverso l’invio di nuovi messaggi a ulteriori utenti la truffa si diffonde ulteriormente.
In questo caso, il consiglio è quello di avvisare subito i propri contatti e presentare una formale denuncia alla Polizia.
Prevenire è meglio che curare
La Polizia Postale dà comunque anche altri consigli per prevenire i furti di identità attraverso Whatsapp.
In primis, non cliccare mai su eventuali link presenti nei messaggi di testo.
In secondo luogo, ricordare che i codici che arrivano via sms sono strettamente personali e non vanno mai condivisi.
Ancora, è preferibile attivare la cosiddetta “verifica in due passaggi”, che protegge l’account con un ulteriore codice a 6 cifre.
Infine, in caso di messaggi sospetti, il suggerimento è quello di contattare telefonicamente il mittente del messaggio per una verifica.
Alberto Minazzi