E’ innegabile che il nostro territorio metropolitano abbia una vocazione internazionale. Ce l’ha per la tradizione e la riconoscibilità di Venezia, perché la nostra area vanta un interesse turistico straordinario, perché qualsiasi cosa accada qui ha una risonanza mondiale. È necessario però ricordare che avere una vocazione internazionale non significa accontentarsi di essere riconoscibili e riconosciuti in tutto il mondo. Significa anche saper dialogare, saper essere attrattivi per persone e investimenti. Ecco perché in questo numero di Reyerzine abbiamo voluto raccontare alcune diverse sfaccettature di questo confronto con il mondo. Lo abbiamo fatto attraverso le storie di imprenditori del nostro territorio che, anche grazie all’appeal dei brand Venezia, hanno avuto la capacità di affermarsi nei mercati internazionali. Abbiamo inoltre intervistato i giovani studenti stranieri in Erasmus presso le Università di Venezia e Padova per sentire dalle loro voci cosa li ha portati qui, in cosa si sentono arricchiti dalla loro permanenza e cosa li potrebbe convincere a trasformare un’esperienza transitoria in una scelta di vita definitiva. Abbiamo poi intervistato due campioni del panorama sportivo che, a diversi livelli, sono tutt’ora, o sono stati in passato, i nostri alfieri ai più alti livelli internazionali delle rispettive discipline. Abbiamo poi voluto dedicare ampio spazio alle iniziative che alcune delle più importanti istituzioni artistiche locali inaugurano in questo periodo a conferma del fatto che il “bello” è sempre attrattivo e che il nostro territorio metropolitano è sinonimo proprio di questa bellezza.
DI FEDERICO BACCIOLO