A novembre compie 20 anni la tessera di assicurazione malattia che garantisce le cure necessarie nei Paesi Ue ed Efta
Per gli italiani è scontata la tutela sostanzialmente gratuita della salute attraverso un servizio sanitario pubblico in cui è sufficiente il pagamento di un ticket forfettario per vedersi garantite le cure, anche quelle più costose.
Chi è abituato a viaggiare sa però bene che questo non è vero ovunque, anzi. Per tacere degli Stati Uniti, anche molto più vicino a noi sono in vigore sistemi diversi. Per esempio, ricorda il Ministero della Salute, in Svizzera e Francia il sistema sanitario, basato sull’assistenza in forma indiretta, nella maggior parte delle occasioni richiede il pagamento delle prestazioni.
Esistono, a tal fine, le assicurazioni sanitarie internazionali. Ma, anche al di là di queste, non come alternativa bensì a integrazione della tutela dei viaggiatori, negli Stati dell’Unione Europea, nei cosiddetti Paesi Efta (Islanda, Liechtenstein, Norvegia e Svizzera) e, come riporta il sito della Commissione Europea, nel Regno Unito esiste la Tessera Europea di Assicurazione Malattia, abbreviata con l’acronimo Team.
Cos’è la Team
Entrata in vigore in Italia dal 1° novembre 2004, la tessera che ha sostituito i precedenti modelli E110, E111, E119 ed E128, previsti dai regolamenti comunitari di sicurezza sociale, si avvia dunque a compiere 20 anni. Ai suoi possessori è garantito il diritto di usufruire delle cure “medicalmente necessarie”, e quindi non solo urgenti, in occasione dei soggiorni temporanei nei Paesi che la riconoscono.
Emessa nelle diverse lingue locali, la Team è però facilmente riconoscibile ovunque, essendo fisicamente stampata sul retro della Tessera sanitaria nazionale o della Carta regionale dei servizi. A poterla richiedere, salvo alcune eccezioni, sono dunque tutte le persone, compresi comunitari ed extracomunitari in regola con i requisiti richiesti, iscritte obbligatoriamente al Servizio Sanitario Nazionale che hanno residenza in Italia.
È rilasciata gratuitamente dall’Agenzia delle Entrate, non viene consegnata all’estero e in Italia ha una validità di 6 anni, a meno di diverse indicazioni da parte della Regione o Azienda sanitaria locale di appartenenza. In prossimità della scadenza, è comunque la stessa Agenzia delle Entrate a provvedere all’invio automatico della nuova tessera che sostituisce la precedente.
Come funziona la Team
Per ottenere le prestazioni garantite all’estero, è sufficiente recarsi direttamente presso un medico o una struttura sanitaria pubblica o convenzionata e presentare la Team. Questo dà diritto a ricevere le cure alle stesse condizioni degli assistiti nel Paese in cui ci si trova. Così come le condizioni delle cure, anche i costi sostenuti sono quindi rimborsati in funzione delle tariffe e della legislazione dello Stato di espatrio.
L’assistenza viene fornita in forma diretta e, come sottolinea il Ministero della Salute, “pertanto nulla è dovuto, eccetto il pagamento di un eventuale ticket”, come, per esempio il 20% su ogni prestazione, compreso il ricovero ospedaliero, applicato in Francia. Le spese coperte sono solo quelle impreviste: per le cure programmate di altissima specializzazione all’estero è necessaria l’autorizzazione preventiva dell’Asl.
Ogni membro della famiglia che si reca all’estero deve avere la propria tessera. La richiesta della Team va inoltrata almeno 2 settimane prima della partenza all’ente assicurativo, che è tenuto a rilasciare la tessera o, in alternativa, un certificato sostitutivo provvisorio. Sono previsti 2 casi eccezionali per il rilascio del certificato sostitutivo da parte dell’Asl: furto o smarrimento (attraverso presentazione della denuncia) oppure partenza in tempi troppo brevi per ricevere la tessera.
Il rimborso e altri chiarimenti
Il rimborso, precisa il Ministero, “può essere richiesto direttamente sul posto all’istituzione estera competente”. In alternativa, “il rimborso dovrà essere richiesto alla Asl al rientro in Italia, presentando le ricevute e la documentazione sanitaria”. Se la tessera non è riconosciuta da un Paese dell’Unione Europea o Efta, si può chiedere, spiega la Commissione Ue, “al proprio ente assicurativo di contattare il medico o l’ospedale estero”, oppure chiedere aiuto al servizio gratuito Solvit.
I cittadini extracomunitari soggiornanti legalmente in uno Stato Ue non possono utilizzare la Team in Danimarca, Islanda, Liechtenstein, Norvegia e Svizzera. Tra le altre eccezioni, non possono richiedere la tessera: i lavoratori iscritti all’Anagrafe Italiani Residenti all’Estero (Aire) distaccati all’estero; gli studenti iscritti all’Aire; i pensionati e i loro familiari in possesso di un modello E121 o S1; i familiari di lavoratori, che risiedono in un Paese diverso dal capofamiglia, in possesso di modello E109 o S1.
Se, infine, i dati anagrafici riportati sulla tessera fossero errati, è possibile rivolgersi a un qualsiasi ufficio dell’Agenzia delle Entrate per la correzione. In caso di furto o smarrimento, la richiesta del duplicato va inoltrata attraverso l’apposito servizio disponibile sul sito internet dell’Agenzia.
Alberto Minazzi