Il nuovo decreto bollette 2023 finanzierà misure per 5 miliardi di euro: quelli non consumati per i vecchi incentivi, utilizzati meno di quanto previsto
In arrivo nuovi aiuti sul fronte delle bollette.
Il Governo Meloni sta lavorando in vista del 31 marzo, quando scadranno gli sconti per aiutare famiglie e imprese contro l’impennata del prezzo dell’energia previsti dalla legge di bilancio. Ancora non si sa se saranno prorogati ma quel che è certo è che cambieranno formula.
Tra le misure allo studio, il bonus famiglie che premia il risparmio, la soglia per i crediti d’imposta e la ridefinizione della questione oneri di sistema.
Il rinnovo del bonus sociale e risparmi per chi consuma meno
Le linee del decreto bollette 2023 ci sono e sono pronte a essere portate in Consiglio dei ministri, che si riunirà al più tardi a inizio della prossima settimana.
Si valuta in particolare il rinnovo del bonus sociale con la soglia Isee dei 15 mila euro valida per l’intero anno.
Un provvedimento che ha coinvolto oltre 8 milioni di utenti, 5 per la luce e 3,5 per il gas.
Per le imprese, invece, è allo studio un credito di imposta modulato sul prezzo del gas. L’idea è quella di fissare una soglia oltre la quale lo sconto aumenta, mentre al di sotto non è previsto.
Il massimo resterebbe quello fissato nell’ultima legge di bilancio che ha rafforzato i crediti d’imposta portandoli al 45% per le imprese energivore e gasivore e al 35% per gli esercizi commerciali.
Guardando alle famiglie, quelle che consumano meno saranno premiate dal nuovo bonus che, a partire probabilmente dal prossimo ottobre, avrà una fascia di consumo standardizzata con un prezzo medio basso calmierato rispetto al mercato. Altre fasce avranno prezzi più elevati in base agli aumenti di consumo. In altre parole, chi più consumerà, più pagherà mentre chi meno consuma avrà bollette più leggere.
Premi per chi non spreca e Iva confermato al 5%
Un nodo importante da sciogliere riguarda gli oneri generali di sistema che finora sono stati azzerati e che potranno essere reintrodotti integralmente o parzialmente.
Sulle bollette del gas l’Iva, invece, resterà al 5%. Ugualmente, sembra andare verso la conferma anche il credito d’imposta al 45% per le imprese qualora il costo del gas superi una soglia, probabilmente quella dei 70 euro al megawattora.
Il punto della situazione
Nonostante i costi di gas ed energia stiano diminuendo, la situazione resta difficile per moltissimi italiani.
Per quanto riguarda la luce, nonostante lo storno del 20% messo in campo, l’incremento delle bollette su base annua risulta del 10,8%: 1.271 euro nel 2023 contro i 1.147 euro del 2022.
Ma è dal confronto del costo per l’energia dell’aprile di quest’anno e del 2021 che si avverte chiaramente la questione: se rispetto allo stesso mese del 2022 l’incremento risulta del 13,9%, rispetto a quello dell’anno prima è addirittura del 126,1%.
Ugualmente, la bolletta del gas di una famiglia tipo, con consumi di 1.400 metri cubi annui nel mercato tutelato, nell’ipotesi di prezzi costanti, passerebbe da 1.210 a 1.928 euro su base annua con un incremento del 59,3%.