Nei prossimi giorni l’Italia sarà interessata da un ciclone di maltempo e il “lago gelido” porterà una fase fredda almeno fino alla metà di dicembre
Venti forti, piogge e non mancherà la neve anche a bassa quota. E’ quanto dobbiamo attenderci nei prossimi giorni sull’Italia.
La nostra penisola sarà interessata da correnti di origine artica in discesa direttamente dal Polo Nord.
Queste favoriranno la formazione di un ciclone sul bacino del Mediterraneo, innescando forti precipitazioni su molte regioni.
Nelle prossime ore pioggia al Sud e neve sopra i 900 metri
Ad anticipare l’arrivo della svolta metereologica sono abbondanti piogge al Sud causate da un centro depressionario che si sta approfondendo sulle regioni meridionali. La sua posizione sta anche richiamando intense correnti fredde settentrionali che porteranno nevicate sui monti abruzzesi e molisani fin sopra i 900 metri. Le previsioni più abbondanti sono previste in Sicilia settentrionale, Calabria e Puglia. Le abbondanti piogge potrebbero arrivare a 10 cm di acqua in un’ora con possibili locali allagamenti.
A causa dei mari ancora troppo caldi per il periodo, circa 2-3 gradi oltre le medie e i forti contrasti tra masse d’aria diverse si creeranno le condizioni ideali per lo sviluppo di imponenti celle temporalesche capaci di scaricare ingenti quantità di pioggia, in particolare su Campania e Calabria. La giornata di venerdì 6 dicembre sarà caratterizzata da nuvolosità intensa la Nord e neve sui confini alpini; cielo coperto al Centro, ma asciutto; al Sud ultime piogge in Puglia e settori ionici.
La svolta metereologica dell’Immacolata
La svolta invernale avverrà nel fine settimana dell’Immacolata, quando le correnti artiche previste dai meteorologi de iLMeteo.it, tuffandosi sul Mediterraneo daranno vita a un vortice depressionario che molto velocemente si sposterà dal Mar Ligure portandosi tra sabato e domenica sull’alto Adriatico.
Sabato il tempo peggiorerà e già nella seconda parte della giornata sono attese le prime piogge dal Nordovest verso il Nordest e successivamente dalla Toscana verso il Lazio e fino alla Campania. Le precipitazioni saranno per lo più moderate, ma nevose sulle Alpi a bassa quota. Non si esclude che i fiocchi di neve possano farsi vedere anche a bassa quota sopra i 6-700 metri; molto dipenderà dall’aria fredda in quota e dall’intensità delle precipitazioni.
Domenica temperature in diminuzione e neve
Sempre nella giornata di sabato, a farla da padrone sarà il forte vento con intensificazione del Libeccio, Maestrale e Ponente provocando mareggiate sulle coste esposte con onde alte fino a 3-4 metri.
Freddo, vento, pioggia e neve saranno protagonisti domenica 8 dicembre su gran parte dell’Italia, tranne il Nordovest e la fascia adriatica centro meridionale, con precipitazioni a tratti intense. La neve continuerà a scendere abbondantemente sulle Alpi del Triveneto arrivando a oltre 1 metro di neve fresca sulle Dolomiti oltre i 1.400 metri e sarà diffusa anche sugli Appennini sopra i 900 metri su quelli centrali e a quote più basse su quelli emiliani. Le temperature si abbasseranno e la percezione di freddo sarà maggiore a causa dei forti venti.
Il “lago gelido”che porta l’inverno
Sull’Italia gli esperti de iLMeteo.it prevedono una lunga fase fredda che si protrarrà almeno fino alla metà di dicembre.
Ha origine alle alte latitudini Polari, tra la Scandinavia e la Russia dove, a causa delle condizioni climatiche, si è formato un imponente “lago gelido”, carico di aria artica destinata a scivolare in un primo tempo verso l’Europa orientale e poi in direzione dell’Italia, dando il via a un’ondata di freddo piuttosto intensa a partire da lunedì 9 dicembre.
In una prima fase il maltempo colpirà il Centro-Sud anche con temporali e nevicate fino in collina in Lazio, Abruzzo, Puglia, Campania, Basilicata e Sardegna. Da mercoledì 11 dicembre sarà la volta del Nord, dove si creeranno le condizioni ideali per nevicate a bassa quota e localmente fino in pianura, in particolare in Piemonte e Lombardia occidentale.
Silvia Bolognini