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Venezia, Villa Pisani: riapre la Sala delle Dame, gioiello neoclassico restaurato

Venezia, Villa Pisani: riapre la Sala delle Dame, gioiello neoclassico restaurato
Villa Pisani, Stra

Torna al pubblico l’ala sud-est con i capolavori di Bevilacqua e la storica camera di Napoleone

Riapre, giusto in tempo per le festività natalizie, riapre al pubblico, dopo un importante restauro, uno degli ambienti più iconici della magnifica Villa Pisani, gioiello veneziano celebre per la sua maestosità e i legami storici con Napoleone Bonaparte.
Venerdì 6 dicembre 2024 (ore 11.00, Sala del Marmorino) sarà inaugurata la Sala delle Dame, nota anche come “Sala di Apollo”, uno degli spazi più evocativi del neoclassicismo.
Con gli splendidi dipinti di Giovanni Carlo Bevilacqua e l’intera ala sud-est della Villa, questo capolavoro conserva anche la camera da letto che accolse l’imperatore francese durante i suoi anni di dominio nel nord Italia.

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Veduta prospettica della Sala “di Apollo” o “delle Dame”, Villa Pisani di Stra (VE). © Direzione regionale Musei Nazionali Veneto, Villa Pisani di Stra (VE

La Sala delle Dame: un Restauro tra Arte e Storia

La restaurazione della Sala della Dame, iniziata a febbraio 2024, si era resa necessaria a causa della caduta di una porzione di intonaco a soffitto che ha svelato una situazione ben più complessa a livello della travatura superiore.
I lavori sono stati coordinati dall’architetto Loretta Zega per la Direzione regionale Musei Nazionali Veneto, la quale ha finanziato il delicato intervento.
L’opera ha riconsolidato il solaio della volta, rinnovato l’area di distacco e restaurato i dipinti murali.
Sono tornati quindi alla luce dello sguardo le immagini raffigurate dal pittore veneziano Giovanni Carlo Bevilacqua (1775-1849), allievo di Giambattista Piazzetta e fedele servitore artistico della Serenissima (nonostante avesse riscosso successo nel vicino ducato di Parma, retto da Ferdinando I, duca e principe di Francia).

Apollo e le Ore: il Tempo Ritrovato

Bevilacqua, passato alla storia come affrescatore delle Procuratie di San Marco e docente dell’Accademia veneziana – molto attivo durante il periodo napoleonico – dipinse nella sua vita circa 900 opere.
Tra queste, la raffigurazione a soffitto della mitologia latina e dello scorrere del tempo.

 

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Giovanni Carlo Bevilacqua, Le Ore, Parete settentrionale, Sala “di Apollo” o “delle Dame”, Villa Pisani di Stra (VE). © WM Studio Associato Menato & Meneghetti

Apollo, dio delle arti, è accompagnato dalle tre Ore – sorelle delle Moire, custodi delle scorrere del tempo e delle leggi morali – che scandiscono la consecuzione delle stagioni (in un rimando non romano-antico, bensì greco: i latini ripresero poi il nome delle divinità per suddividere temporalmente le giornate in 12 e 24 ore, per l’appunto).
Le figure di Apollo e delle Ore si stagliano sul bianco del soffitto e delle pareti, in una nuova bellezza restaurativa data dalle ditte coinvolte: R.W.S. Restauro e Conservazione opere d’Arte, WM Studio Associato Menato & Meneghetti, R-struct Engineering.

La Camera di Napoleone e il Fascino Regale di Villa Pisani

Con la riapertura dell’ala sud est della villa, sarà quindi possibile visitare nuovamente l’intera area, compresa la Camera e il letto imperiale di Napoleone Bonaparte, che vi soggiornò dal gennaio del 1807, quando prese in proprietà l’edificio, nonché il regno sulla Serenissima, poi ceduto all’Impero austro-ungarico.
La stanza offre anche qui i decori del Bevilacqua, insieme a quelli di Giuseppe Borsato e Pietro Moro, e gli arredi di Giuseppe Maggiolini.

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Letto imperiale, Camera da letto di Napoleone, Villa Pisani di Stra (VE). © Direzione regionale Musei Nazionali Veneto, Villa Pisani di Stra (VE)

Villa Pisani, definita come la “Regina delle ville venete”, venne fatta costruire dall’omonima famiglia, parte dell’antico patriziato veneziano, nel 1721.
All’epoca della sua costruzione contava 114 stanze, in omaggio all’allora 114° doge di Venezia, Alvise Pisani; oggi se ne contano 168. Dopo l’acquisto da parte di Napoleone, e il conseguente passaggio alla famiglia degli Asburgo, la Villa ospitò le villeggiature dell’imperatrice d’Austria Marianna Carolina e il gotha dell’aristocrazia europea, negli anni a venire: Carlo IV di Spagna, lo zar Alessandro I, il re di Napoli Ferdinando II, il re di Grecia Ottone.

Villa Pisani: ispirazione per D’Annunzio e Pasolini

Con l’avvento del Regno di Italia, Villa Pisani non rientrò nei possedimenti della corona Savoia, ma divenne proprietà di Stato, divenendo museo nazionale nel 1884.
“Passo non si faceva senza trovar nuovo spettacolo e nuova meraviglia”, diceva del parco di Villa Pisani un entusiasta visitatore ottocentesco, per l’opera d’arte che ispirò artisti del calibro di D’Annunzio (per il suo romanzo “Il Fuoco”) e Pier Paolo Pasolini, dove vi ambientò un episodio del film “Porcile”.
Oggi Villa Pisani, con le sue mostre d’arte antica, moderna e contemporanea, attira circa 150.000 visitatori all’anno.
Visitatori che potranno ricalcare nuovamente l’edificio nella sua interezza, attraversando la storia recente dell’Europa, con la riapertura alla Sala della Dame e la camera di Napoleone.

Damiano Martin

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