Il 2 giugno, la partita decisiva. Stadio esaurito da giorni. Una città in attesa
Undicimila biglietti andati a ruba, uno stadio che si prepara all’ultima, decisiva partita di ritorno della finale playoff e una squadra che si giocherà a mille l’ultimo sforzo per conquistare la serie A.
A Venezia sono giorni di trepida attesa.
Lo stadio Penzo è già esaurito in tutti i suoi settori da giorni – 10.150 i posti riservati ai supporter locali “bruciati” in due giorni – altri mille per la curva riservata agli ospiti, i tifosi della Cremonese.
Una squadra “tosta”, scesa lo scorso anno dalla Serie A, che sembra voler rendere difficile la vita alla squadra di casa, nonostante parta con un doppio svantaggio: quarta in regolar season (67 punti) contro il terzo posto del Venezia FC (70 punti) e ieri, nella sfida di andata a Cremona, si sia dovuta accontentare di un pareggio a reti inviolate.
“We have a dream: road to Piazza San Marco”
Ma la Serie A è il grande sogno anche di Mister Paolo Vanoli, arrivato al capezzale del Venezia a metà campionato nella passata stagione, quando la quadra arancioneroverde languiva al penultimo posto in classifica e sembrava proiettata verso la serie C. Ed è ovviamente anche il sogno di tutti i suoi ragazzi e dei tifosi, che in questi giorni hanno affisso fuori da centro sportivo Ca’ Venezia, a Mestre, dove si allena la squadra, uno striscione molto chiaro, un segnale di speranza ma soprattutto un incitamento: “We have a dream: road to Piazza San Marco”.
Dove, come è stato tre anni fa, si terranno i festeggiamenti in caso di vittoria.
La partita secca: niente supplementari né rigori
Il pareggio di ieri (30 maggio ndr) allo Zini di Cremona lascia un margine di vantaggio in più al Venezia FC, al quale basterà eventualmente anche solo un pareggio per spuntarla sugli avversari.
La partita decisiva si disputerà domenica 2 giugno alle 20.30 in un Penzo vestito a festa.
La Cremonese per salire in Serie A dovrà vincere la partita: non sono previsti da regolamento né tempi supplementari né rigori e, quindi, in caso di pareggio, saranno i ragazzi di Vanoli a salire nella massima serie.
Gli ultimi novanta minuti per conquistare la Serie A. Vanoli: “dobbiamo andare in campo per vincere”
“Oggi giocare con otto diffidati in campo non era facile, ho fatto i complimenti ai ragazzi per lo sforzo che hanno messo in campo – ha commentato il tecnico arancioneroverde Vanoli ieri sera al termine della finale di andata dei Playoff di Serie BKT Cremonese-Venezia – Uscire senza squalificati al termine di una partita contro una grande squadra come la Cremonese è un’opera d’arte della mia squadra. Domenica abbiamo la fortuna di giocare davanti al nostro pubblico, che sicuramente ci spingerà, ma sarà una partita a sé. Dovremo essere bravi a mantenere la concentrazione così come la nostra filosofia di gioco. Dobbiamo andare in campo per vincere. Mancano novanta minuti e sono ancora apertissimi, ma noi ci crediamo”.
Gytkjaer: “Abbiamo lavorato un anno per vivere partite come queste. Ci crederemo fino alla fine”
Entrato al ‘59 del secondo tempo per sostituire Joel Pohjanpalo, il centravanti danese Christian Gytkjaer si è fermato ai microfoni dei giornalisti per commentare una partita pareggiata con grande spirito di sacrificio, maturità e attenzione, soprattutto in difesa.
“Nel calcio bisogna sempre combattere, in particolare in Serie B, che è un campionato difficile. I nostri tifosi sono fantastici – ha sottolineato -. Io vivo a Venezia e vedo tutti i giorni le loro facce sorridenti che ci incitano. Speriamo di poter regalare anche a tutti loro una grande gioia domenica. Io sono pronto, sappiamo che queste partite sono sporche e toste fino all’ultimo secondo, ma noi ci crederemo fino alla fine. Nello spogliatoio si percepisce serenità e determinazione, abbiamo lavorato un anno per vivere partite come queste. Ora è il momento di parlare poco e lavorare tanto”.
Il bomber Joel Pohjanpalo omaggiato per la sua venezianità dai tifosi
Se Christian Gytkjaer si augura di giocare e di segnare, sicuramente c’è grande attesa per il bomber finlandese Joel Pohjanpalo, capocannoniere con 22 reti anche se a secco da 4 gare.
Il neo papà Joel (il 7 aprile è nata all’Ospedale Civile di Venezia la primogenita Penelope, già presente al Penzo con mamma Catharina), è amatissimo in città non solo per le sue prodezze in campo ma anche per essersi calato fin dallo scorso anno nella realtà cittadina: abita a San Polo, va in giro in barchino, frequenta i bacari, va in spiaggia agli Alberoni. Un amore per la città, il suo, suggellato nei giorni scorsi quando una rappresentanza del Club di tifosi Alta Marea gli ha consegnato in dono una statuetta in vetro a lume realizzata in stile umoristico dal lumista muranese Simone Rossetto.
Vada come vada, festa per i soci di Alta Marea il 7 giugno a Venezia
Pohjanpalo è ritratto in un momento iconico: pallone sottobraccio e bicchiere di birra in mano come in tante foto post partita dopo aver segnato una doppietta o addirittura una tripletta: “Considerando l’amore più volte dimostrato dal nostro bomber nei confronti della città d’acqua, delle sue tradizioni e delle sue peculiarità – ha commentato il presidente di Alta Marea, Franco Vianello Moro – abbiamo scelto come regalo un simbolo di una delle nostre migliori e più rinomate tradizioni, quella dell’arte vetraia, in particolare, in questo caso, la lavorazione del vetro a lume”.
Un dono che il centravanti ha apprezzato moltissimo.
Alta Marea, qualsiasi sia il risultato di domenica 2 giugno, ha organizzato per venerdì 7 giugno, a partire dalle 18.30 all’Old Wild West, una grande festa riservata ai vecchi ed ai nuovi soci, con l’auspicio che possa essere presente ai festeggiamenti anche una rappresentanza della squadra.
Claudia Meschini