Ci siamo. Dopo anni di inutilizzo è arrivato il momento di rimuovere l’ovovia che, per come era stata pensata, avrebbe dovuto trasportare le persone portatrici di handicap da una parte all’altra del ponte della Costituzione. Praticamente da Piazzale Roma alla Stazione, a Venezia.
Subentrata all’integrazione di un servoscala proposto dall’architetto Calatrava ma ritenuto non idoneo, l’ovovia, progettata e installata contro il suo parere, è rimasta ferma accanto al ponte a lungo.
Dopo il via libera della Corte dei Conti, che ha archiviato il procedimento per supposto danno erariale, i lavori di rimozione sono iniziati. Ci vorranno una decina di giorni e l’ovovia non ci sarà più.
La rimozione dell’ovovia
I lavori prevedono lo smontaggio dell’ovovia e il rifacimento della pavimentazione. Attualmente un doppio cantiere interessa i due lati del ponte della Costituzione.
Dalla parte di Piazzale Roma, in Fondamenta Santa Chiara, gli operai stanno procedendo alla rimozione della base dell’impianto e all’ eliminazione totale dell’impalcatura di sollevamento, compresi i parapetti in acciaio e il grigliato. Sarà realizzata poi una nuova pavimentazione in legno completa di corrimano.
Analoga rimozione della base sul lato stazione. In Fondamenta Santa Lucia non saranno però rimossi il carrello e i binari di scorrimento fissati al ponte che potrebbero essere utilizzati in futuro per manutenzione, pulizia e verifiche. Qui verrà ripristinata la pavimentazione in trachite come esistente. I lavori, che sono eseguiti in orario notturno per motivi di sicurezza pubblica e per evitare disturbo alla viabilità pedonale, ammontano a un importo di 95 mila euro.
“L’ovovia – spiega la Direzione di Insula S.p.A. – viene smontata un pezzo alla volta e ciascuno di questi, inventariato, troverà posto in un magazzino a Mestre, dove rimarrà a disposizione dei periti per qualsiasi verifica.
Il Comune ha avviato infatti una procedura di accertamento tecnico preventivo davanti al Tribunale Civile per la quantificazione del danno e l’accertamento delle cause in vista di un eventuale risarcimento”.
La storia
Da quando l’ovovia è stato inaugurata, nel lontano 2013, il mezzo avrebbe dovuto funzionare per permettere ai disabili di raggiungere agevolmente la fondamenta della stazione ferroviaria da Piazzale Roma. Di fatto, l’ovovia, utilizzata solo rare volte, non è mai entrata a regime. Pensata perché il nuovo ponte della Costituzione, progettato dall’architetto spagnolo Calatrava, rappresentava una barriera architettonica per i disabili, è stata realizzata e installata, tra non poche polemiche, al costo di 2 milioni di euro.
“L’ovovia – spiega il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro – tra malfunzionamenti e guasti è rimasta inutilizzata. Oggi rimuoviamo uno dei simboli dello spreco di risorse pubbliche”.