La buona notizia che si aspettava è arrivata.
La 44^ sessione del Comitato Unesco, riunita in Cina a Fuzhou, ha deciso di non iscrivere Venezia e la sua Laguna nella lista dei Patrimoni dell’umanità in pericolo. Per ora quindi Venezia è salva.
La decisione sulla black list è stata infatti rinviata al 2023. «Grande soddisfazione per la decisione Unesco – ha commentato su Twitter il ministro per la Pubblica amministrazione, Renato Brunetta. – Un risultato frutto dell’impegno straordinario del Governo Draghi, in sinergia con Regione Veneto, Comune e Città Metropolitana».
Lo stop alle grandi navi ha salvato Venezia dalla lista nera
Grazie alle decisioni del Governo sul blocco, a partire dal 1 agosto, del passaggio delle grandi navi davanti al Bacino di San Marco e nel Canale della Giudecca, si è raggiunto un primo importante risultato. «Certo è che adesso – ha commentato il ministro della Cultura, Dario Franceschini – l’attenzione mondiale su Venezia deve rimanere alta ed è dovere di tutti lavorare per la protezione della Laguna e individuare un percorso di sviluppo sostenibile per questa realtà unica, in cui la cultura e l’industria creativa sono chiamate a giocare un ruolo da protagoniste».
Nei mesi scorsi il rischio che Venezia perdesse lo status di patrimonio dell’umanità era alto tanto che l’Unesco aveva lanciato una sorta di ultimatum. Il passaggio in giugno della Msc Magnifica in Canale della Giudecca aveva gettato paglia sul fuoco.
Il decreto del Governo sulle grandi navi, con la previsione di punti di attracco alternativi ed ecosostenibili a Marghera e la soluzione di medio-lungo periodo del porto offshore, è stato dunque determinante per evitare il peggio. A questo si aggiungono la ripresa dei lavori di completamento del Mose e la realizzazione, nelle prossime settimane, dell’Autorità della Laguna con la rinascita del magistrato alle Acque.
Anche il ministro delle Infrastrutture, Enrico Giovannini, recentemente recatosi a Venezia in sopralluogo, ha espresso la sua soddisfazione: «Bene la decisione dell’Unesco non solo per lo stop alle grandi navi ma per gli interventi di sistema rispettosi dell’ambiente». L’Unesco ha liquidato la pratica in pochi minuti e adesso di “lista nera” se ne riparlerà solo nel 2023 durante la 46^ sessione del Comitato, che si terrà in Russia.
Anche Padova Urbs Picta nella World Heritage List Unesco?
C’è anche un’altra città veneta candidata alla Lista del Patrimonio Mondiale dell’Umanità dell’Unesco: è Padova Urbs picta. L’espressione indica la peculiarità della città capitale mondiale della pittura del Trecento. La candidatura riguarda infatti la Cappella degli Scrovegni e i cicli pittorici del Trecento. Non un singolo luogo ma un insieme di realtà. Padova Urbs picta presenta 8 luoghi unici che raccontano la storia della Padova del Trecento a partire da un capolavoro indiscusso come gli affreschi della Cappella degli Scrovegni di Giotto.
Il verdetto è previsto per sabato 24 luglio alle 14.30. E a palazzo della Ragione, dove è montato un grande schermo, sarà possibile seguire l’evento in presenza. L’ingresso è libero fino ad esaurimento dei posti disponibili a partire dalle 14 con accesso dalla scalinata nel cortile del Municipio, previa compilazione del modulo di tracciamento Covid. E’ possibile seguire la diretta streaming dell’evento anche online su padovanet.
Silvia Bolognini