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Venezia serie A: festeggiamenti oggi a San Marco

Venezia serie A: festeggiamenti oggi a San Marco

I calciatori del Venezia FC oggi in corteo acqueo fino a San Marco, per festeggiare con i tifosi

Il giorno dopo, Venezia si risveglia un po’ assonnata, ma ancora carica dell’adrenalina della notte della grande vittoria.
Nei campi, nei negozi e nei bar, non si parla d’altro: d’altra parte, ogni calle è stata invasa dopo i tre fischi finali della partita che ha riportato la squadra di calcio di casa in serie A.
Il sogno si è avverato e i festeggiamenti di ieri sera non sono stati che un preludio.
Oggi, infatti, la squadra dell’allenatore dei miracoli, il varesino Paolo Vanoli, arriverà alle 18.15 in Piazza San Marco per un simbolico abbraccio con tutti i suoi tifosi.

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Il corteo acqueo: i campioni in peata

La partenza del corteo acqueo, con la prima squadra a bordo della tradizionale peata – grossa imbarcazione da trasporto lagunare – e lo staff tecnico distribuito su varie gondole è prevista alle 17 da Piazzale Roma per raggiungere, attraverso il Canal Grande, la Piazza dove ieri sera, dopo mezzanotte, si è consumata la festa dei tifosi, sigillata da uno spettacolo pirotecnico degno di un piccolo Redentore, tra bandiere e sciarpe arancioneroverdi, rullo di tamburi, fumogeni rosso fuoco e grida di giubilo. Nessun incidente o danni alla Piazza, solo gioia condivisa e divertimento, degno coronamento di una stagione fantastica, terminata con il ritorno nella massima serie, quella Serie A raggiunta nel 2021 e subito persa dopo una sola sofferta stagione.

Ma oggi le cose sembrano diverse, la società è decisamente più solida e concreta, nonostante i debiti, e la squadra, ben rodata è arricchita dalla presenza di giocatori che possono fare la differenza anche nella massima Serie.
A guidarla, poi, c’è un tecnico, che se non si lascerà irretire dalle sirene di altre squadre (Torino, in testa), potrebbe continuare il suo lavoro garantendo un campionato sicuramente non facile ma comunque con buone prospettive di consolidamento.

Verso il nuovo stadio

Una Serie A che, a partire dal 2027, dovrebbe giocarsi non più nel sia pur affascinante stadio Penzo, ormai troppo piccolo e “scomodo”, bensì nel nuovo stadio che sarà realizzato all’interno del cosiddetto “Bosco dello Sport”, nella zona baricentrica di Tessera (VE), una struttura polifunzionale che includerà non solo lo stadio da 16 mila posti ma anche un palazzetto dello sport per diecimila persone, una piscina olimpionica e un centro educativo.

stadio

Una partita d’attacco, un unico spartito

Ieri, nella conferenza stampa pre partita, Mister Paolo Vanoli aveva auspicato che i suoi ragazzi si esprimessero in una “sinfonia”: “La mia squadra deve essere come un’orchestra, tutti devono suonare lo stesso spartito, ognuno con i suoi strumenti e con le sue qualità” e la magia si è avverata in campo.

Il Mister Paolo Vanoli

La sfida contro la quarta in classifica, la Cremonese, già battuta al Penzo in regular season lo scorso 26 aprile per 2-1, è stata una partita attenta, programmata benissimo ma senza pensare all’eventuale pareggio – che sarebbe comunque bastato a staccare il biglietto per la Serie A -bensì, fin dai primi minuti, una partita d’attacco, suggellata già nel primo tempo dal gol del danese Christian Gytkjaer che anche il 26 aprile scorso aveva segnato alla Cremonese il gol del pareggio prima dello spettacolare gol vittoria di Bjarki Bjarkason.

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Christian Gytkjaer

Una partita memorabile, quella di ieri, anche prima del fischio d’inizio, quando, in presenza dell’indimenticato goleador arancioneroverde, Pippo Maniero, Joel Pohjanpalo, capocannoniere di questa stagione, ha ricevuto dalle mani del presidente della Lega B Mauro Balata, il premio “Pablito”, onorificenza dedicata al ricordo del campione del mondo 1982, l’icona nazionale Paolo Rossi.
Gli oltre diecimila tifosi sono stati veramente “l’uomo in più” della gara, già a partire dalla coreografia sincronizzata con il suggestivo sventolio, all’ingresso della squadra, di migliaia di bandierine arancioneroverdi. E l’incitamento non è venuto meno in nessun momento della partita anche quando la Cremonese, sotto di un gol e costretta a vincere per salire in A, ha premuto assediando i ragazzi di Vanoli nella propria metà campo per lunghi momenti di vera sofferenza.

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Joel Pohjanpalo

La gioiosa invasione di campo

Inevitabile quindi, il respiro di sollievo al triplice fischio dell’arbitro, seguito da una pacifica quanto colorata e gioiosa invasione di campo, e dalla successiva premiazione ufficiale della squadra con l’entrata in campo, uno alla volta, degli artefici di questo miracolo calcistico che non significa “calcio che conta” per una squadra che non ha nessuna intenzione di essere una meteora, ma anche risanamento economico.
Il Venezia FC versa infatti in una situazione di bilancio tutt’altro che rosea avendo chiuso l’ultimo esercizio (‘22-’23) con una perdita di 28 milioni, oltre ad un debito salito a quota 48 milioni. Grazie alla Serie A appena conquistata, le difficoltà economiche dovrebbero appianarsi soprattutto grazie ai proventi derivanti dai diritti televisivi (30 milioni) a cui si aggiungeranno altri 20 milioni. Così sono già quantificati i fondi che entreranno nelle casse della società con gli sponsor e la vendita dei biglietti e degli abbonamenti, senza contare il merchandising, soprattutto le magliette, sempre molto richieste soprattutto all’estero (già il nome Venezia fa brand).

Il Penzo potenziato per la serie A

Ultimi tasselli da definire sono l’ingresso nel club, già annunciato dal presidente Duncan Niederauer, di un nuovo gruppo di investitori statunitensi che porteranno nuovi fondi freschi consolidando la società e l’adeguamento dello stadio Penzo ai 12 mila posti necessari per disputare la Serie A, un piccolo ritocco visto che lo stadio di Sant’Elena, dopo i restauri risalenti al 2021, è già in grado di contenere 11.150 persone. Intanto, insieme alla Serie A appena conquistata c’è un’altra bella notizia. Ieri sera, a caldo, il capocannoniere Joel Pohjanpalo ha affermato: “Non vedo l’ora di giocare la Serie A con questa squadra”, un desiderio che, se confermato (l’attaccante sarebbe richiesto sia dal Parma che dalla Lazio), garantirebbe continuità e sicurezza almeno in attacco ad una rosa che se, confermata in blocco e rafforzata con qualche innesto di pregio, non sfigurerebbe davanti a nessuna compagine blasonata.

Claudia Meschini

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