Prima edizione 18-23 Giugno 2019
Il dado è tratto. Venezia punta sul mare.
Lo fa in grande stile, realizzando nel 2019, all’interno dell’ex Cantiere di Stato della Serenissima, il suo primo Salone Nautico Internazionale.
Il Comitato d’Indirizzo si è già riunito mettendo assieme per la prima riunione operativa enti, istituzioni, Forze dell’Ordine e le principali realtà produttive della città.
“Il Salone Nautico è una scommessa che finora nessuno ha avuto il coraggio di fare – spiega il sindaco Luigi Brugnaro– L’idea è che Venezia debba sposare nuovamente il mare, non solo in termini simbolici, come avviene con la Festa della Sensa, ma rimettendolo al centro della sua vita produttiva, a tutti i livelli e in tutti i settori, dall’industria alla cultura, come ai tempi della Serenissima. La sfida è trovare la chiave per rileggere le attività che ruotano attorno alla nautica e rilanciarle”.
Il Salone Nautico Internazionale di Venezia non poteva che nascere all’interno delle mura dell’Arsenale, quelle stesse mura e torri costruite dai veneziani nel XIII secolo per impedire alla concorrenza “estera” di carpire i segreti dei suoi marangoni de nave (i maestri falegnami), remieri (gli artigiani che realizzavano i remi delle galere scegliendo di persona nei boschi della Serenissima i migliori faggi) e calafati (gli operai che inserivano nelle navi il materiale impermeabilizzante) in grado di realizzare le navi più grandi e prestigiose dell’epoca.
La prima edizione sarà inaugurata il 18 giugno 2019 e si concluderà il 23.
Sei giorni per una grande scommessa che metterà assieme la diportistica e le più avanzate tecnologie per la navigazione ecologica, aree di svago in cui sarà possibile per tutti provare ad andare in barca (a remi o a vela al terzo) grandi spazi per gli espositori e luoghi per il business.
“Vogliamo mostrare la barca in tutte le sue declinazioni – rileva il sindaco Brugnaro – : come mezzo ludico, per famiglie e non solo, ma anche come mezzo di lavoro, su diversa scala, dai trasporti locali alle navi, cargo e da crociera, fino alle imbarcazioni usate dalle Forze dell’ordine. Vorremmo poi ospitare una grande mostra sulla progettazione nautica: già a gennaio uscirà un bando per selezionare i lavori migliori”.
La sfida dunque è quella di affidare il rilancio di Venezia al mare e al ritmo della città storica, che proprio sul mare ha misurato per oltre mille anni il proprio potere e le proprie ricchezze.
L’avventura continua però in chiave contemporanea, guardando al futuro e legando la città d’acqua a quella di terra attraverso il potenziamento di attività produttive che coinvolgano anche Porto Marghera.
“Un altro tema fondamentale -rileva il sindaco- è quello dell’acqua, che sarà il vero “petrolio” dei prossimi decenni. E’ al futuro che guardiamo: vogliamo salvare Venezia ripartendo proprio dall’acqua, gestendo l’acqua salata e l’acqua dolce e rivitalizzando l’economia della città e dell’intero territorio“.
Logistica e interventi strutturali sono stati già definiti. “Realizzeremo banchine per 100 ormeggi nell’area Nord fino ai Bacini di Carenaggio, che saranno riaperti -spiega il direttore della Comunicazione ed Eventi di Vela Spa, Fabrizio D’Oria- Complessivamente arriveremo ad avere 10 mila metri quadrati di area espositiva oltre agli spazi per gli incontri, per gli eventi e per i punti di ristoro”.
All’Arsenale si potrà accedere dal Museo Navale, dal Giardino delle Vergini, dove un servizio di gondola interno al Bacino permetterà di raggiungere poi la parte Nord, dai Bacini e dalla Celestia.