Torna, in pieno recupero, Brugnaro: le nuove acquisizioni della città e la bacchettata al Governo
Il Salone Nautico di Venezia si allarga.
E la città di Venezia si riappropria di una parte importante dell’Arsenale, data in uso per circa un ventennio al Consorzio Venezia Nuova e al Provveditorato interregionale alle opere pubbliche per la manutenzione del Mose e ora recuperata.
A darne notizia, nella sua prima, vivace uscita pubblica dopo il ricovero in ospedale per un malore, è stato il sindaco di Venezia e presidente di Coraggio Italia Luigi Brugnaro.
Al Bacino acqueo di 50 mila metri quadrati, agli oltre 1000 metri lineari di pontili destinati alla fiera e 13 mila metri quadri per le prove in acqua, si aggiungerà dunque un altro importante spazio, quello del cosidetto “Bacino medio”, in grado di ospitare nuovi ormeggi per gli yacht in fiera e per le tante imbarcazioni elettriche che quest’anno, ancor più che in passato, saranno protagoniste del Salone veneziano.
«Il futuro della navigazione a Venezia sarà sicuramente elettrico», ha detto più volte Brugnaro ribadendo anche durante la conferenza stampa di oggi il futuro green del Salone Nautico e dell’intera città, candidata a Capitale mondiale della sostenibilità.
Arsenale e Petrolchimico: due luoghi simbolo della città
L’Arsenale, straordinaria testimonianza di quella che fu la prima industria di Venezia (fu inventata qui, di fatto, la catena di montaggio) diventa quindi il luogo simbolo di un percorso di innovazione che punta a fare di Venezia una città con il minimo impatto ambientale possibile.
“Se a Mestre abbiamo il primo distributore urbano di idrogeno – ha detto il sindaco Brugnaro – anche a Venezia si punta su una mobilità sostenibile. Vorremmo poter fare di più e l’Agenzia della Laguna, che di fatto esclude Venezia dalle decisioni su Mose, acque lagunari, canali interni, è un tema ancora aperto con il Governo. Così come la questione delle opere di marginamento di Porto Marghera, dove la bonifica è necessaria perché le acque della laguna non siano inquinate”.
Proprio a Porto Marghera, ha reso noto il sindaco, nel frattempo è ritornato nella disponibilità del Comune il Capannone del Petrolchimico.
Un altro luogo simbolo, in questo caso delle lotte operaie, della città che, dopo un necessario intervento di restauro, sarà destinato a mostre e convegni.
L’Arsenale, questo sconosciuto
Venezia è ricca di spazi storici importanti.
Molti di questi sono ancora misconosciuti anche per gli stessi cittadini.
Le antiche mura merlate dell’Arsenale, per esempio, a lungo hanno rappresentato un punto limite per l’accesso al primo cantiere navale della città.
Il Salone Nautico, insieme alla Biennale, sono dunque stati pionieri nell’aprire le porte alla cittadinanza verso un luogo magico e sconosciuto.
Fino al 2013 i suoi spazi erano interamente di proprietà del Demanio e del Ministero della Difesa.
Inaccessibili, se non per alcune aree in uso alla Biennale d’Arte (presente dal 1981) e per sporadiche aperture al pubblico legate a particolari eventi.
Poi, il 59% del compendio (pari a 274 mila mq) è passato al Comune di Venezia, divenuto così il principale promotore dell’Arsenale e del suo sviluppo.
La parte restante è rimasta alla Marina Militare, proprietaria del 41% dell’area (pari a 194 mila mq), degli specchi d’acqua interni, della Biblioteca del Mare e dell’Istituto di Studi Militari Marittimi.
Gli stessi spazi della Marina Militare sono stati per la prima volta aperti al pubblico, come area espositiva, proprio con la prima edizione, nel 2019, del Salone Nautico.
Il Salone Nautico di Venezia e la sua vocazione green
C’è molto da ristrutturare all’interno del compendio “ereditato” dal Demanio. E ci sono parecchi vincoli per l’amministrazione, che con l’inalienabilità degli spazi deve assicurare anche la valorizzazione e la riqualificazione dell’area.
Al suo interno operano diverse istituzioni già presenti al momento del passaggio delle proprietà e alla maggior parte di queste la L.221/2012 garantisce l’uso gratuito, in alcuni casi senza scadenza di locazione. Altri spazi sono destinati ad “uso sine die” della Marina Militare.
Con il Salone Nautico è stata introdotta all’Arsenale una nuova funzione, risultata di grande attrattiva anche per i mercati internazionali e che, di edizione in edizione, ha acquisito sempre più una sua connotazione green, dando spazio e visibilità a innovativi progetti di imbarcazioni elettriche.
Tra le manifestazioni che andranno a unire momenti di intrattenimento a una cultura nautica sostenibile c’è la E-regatta, competizione sportiva di imbarcazioni elettriche che si misureranno in velocità e manovrabilità.
Consuelo Terrin