È un premio alla resilienza, alla capacità di superare le difficoltà e ripensarsi in vista di un futuro sostenibile. Lo conferma la definizione (“Un’icona a prova di futuro”) con cui Venezia è stata inserita dalla rivista Time tra i 100 luoghi più importanti del mondo del 2021. Espressione che suona come una sintesi perfetta dei motivi che fanno del capoluogo lagunare una delle 100 “destinazioni straordinarie” da esplorare.
I 100 “Greatest Places” del 2021
Entrare all’interno della lista dei “The World’s Greatest Places of 2021 – 100 extraordinary destinations to explore”, stilata per il terzo anno dal Time, è tutt’altro che scontato. Basti pensare che, dell’elenco, non fa parte nemmeno Roma, con la Sicilia (“Storia in riva al mare”) e la Toscana (“Uffizi in tour”) come uniche altre rappresentanti italiane.
Tra i 100 luoghi ci sono grandi capitali e metropoli: da Atene a Parigi, da New York City a Pechino, dal Cairo a Madrid, da Sydney a Berlino. Così come interi Stati (Costarica, Grenada, Belize, Singapore) e addirittura un continente, l’Antartide. E poi parchi nazionali, come Chimanimani in Mozambico, Khao Yai in Thailandia o Kruger in Sudafrica, laghi (dal Khovsgol della Mongolia al Kivu del Ruanda), monti (i Carpazi meridionali della Romania), deserti (il Negev in Israele) e isole (Benguerra a Mozambico o le FarOer).
Le motivazioni per Venezia
“Dopo 18 mesi davvero pessimi, prima le devastanti alluvioni di novembre 2019, poi la pandemia di COVID-19 – scrive Julia Buckley nella scheda dedicata al capoluogo lagunare – Venezia è pronta a ricominciare. Il suo obiettivo: mitigare le folle e le inondazioni che hanno minacciato la fragile infrastruttura della città”.
La rappresentante del Time ricorda, al riguardo che “le autorità propongono di limitare gli affitti di Airbnb; alle navi da crociera è stato impedito di navigare attraverso il centro della città; e gli escursionisti pagheranno una tassa da gennaio 2022, riducendo il carico sulle delicate strade della città”. E poi il Mose: “Le nuove barriere funzionanti significano una maggiore protezione contro le inondazioni, con una protezione aggiuntiva sulla strada per la bassa Piazza San Marco”.
Premiato anche il freno allo sviluppo alberghiero partito nel 2017, così come l’impegno, anche da parte delle aziende locali, a “creare itinerari che portano i visitatori oltre le famose attrazioni del Ponte di Rialto e della Basilica di San Marco verso angoli sconosciuti”.
Le scelte del Time
La decisione della rivista per Venezia, dunque, è assolutamente in linea con i criteri adottati dal Time nella compilazione della lista, sollecitando la rete internazionale di corrispondenti e collaboratori a nominare i luoghi “con un occhio a coloro che offrono esperienze nuove ed entusiasmanti”. “E anche se potrebbe non essere ancora possibile visitare in sicurezza ogni luogo, vale la pena leggerli (e sognarli) finché non sarà il momento, ancora una volta, di esplorarli”, aggiunge.
“Le sfide dell’ultimo anno e mezzo – introduce la graduatoria il sito del giornale – hanno trasformato il nostro mondo e pochi settori sono stati colpiti come i viaggi, il turismo e l’ospitalità. In molti modi, la nostra terza lista annuale dei World’s Greatest Places è un tributo alle persone e alle aziende in prima linea in quei settori che, in circostanze straordinarie, hanno trovato il modo di adattarsi, costruire e innovare. Fa luce su ingegno, creatività, rivitalizzazione e riaperture in destinazioni in tutto il mondo”.