Una palestra dove i clienti sono solo donne, perché non è ammesso l’ingresso agli uomini per combattere il body shaming, vale a dire le discriminazioni per l’aspetto fisico.
È nata la prima struttura tutta al femminile a Mirano, in provincia di Venezia. Il centro sta già riscontrando un boom di richieste dai 45 anni in su da quando è ripartita l’attività dopo lo stop imposto dalla pandemia.
L’idea di creare la palestra al 100% femminile è di Matteo Zorzato, un ex atleta professionista di cultura fisica e imprenditore.
“A chi arriva e si iscrive – dice Zorzato – si spiega che il nostro è un Club più che una palestra. Tutto è molto sotto controllo. Il fatto che sia solo per donne garantisce una privacy. Nel centro arrivano anche clienti dai 35 anni in su che mai hanno fatto sport, consapevoli che non avranno nulla da temere da parte di chi, spesso sono uomini, è solito denigrare le donne per il loro aspetto fisico.
Anche il personale è tutto al femminile. Una quindicina tra allenatrici ed esperte di alimentazione che seguono le clienti con consigli su come gestire la propria alimentazione e specifici programmi che vanno da attività preparto alla ginnastica dolce “anti-age” per le donne mature.
La palestra di Mirano è nata sotto il format “Femme Fit Italia” per dare alle donne uno spazio di libertà autentica e un ambiente sereno dove potersi allenare.
“Ogni donna deve sentirsi libera di essere ciò che si sente – sottolinea Zorzato – senza che nessuno possa per questo giudicarla. Per questo la mia idea della palestra vietata agli uomini”.
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16 Luglio 2021