Riva degli Schiavoni, Riva Sette Martiri e Via Garibaldi saranno nei prossimi mesi interessate da importanti lavori pubblici per il ripristino delle reti fognarie.
Interventi per i quali sono stati stanziati, con l’ultimo dei 66 decreti firmati dal commissario straordinario per l’emergenza acqua alta Luigi Brugnaro, 2 milioni 110.000 euro.
L’intera area era stata duramente colpita dall’eccezionale marea del 12 novembre 2019 e le condizioni degli scarichi fognari e dei gatoli non hanno facilitato allora il rientro dell’emergenza.
“Grazie ai fondi commissariali, si interverrà drasticamente, andando così a sanare definitivamente le problematicità legate alle fognature dell’area. – ha spiegato Brugnaro – I lavori rientrano in un piano che prevede 114 interventi di ripristino in Città per un valore complessivo di lavori per 57.093.676,58 euro. Di questi, 87 sono conclusi, 25 sono attualmente in corso e 2 in fase di gara per la loro complessità. Con questi lavori – ha concluso – vogliamo non solo andare a sistemare i danni causati dall’acqua alta ma, soprattutto, fare in modo di mettere in sicurezza la Città”.
Riva degli Schiavoni e Riva Sette Martiri
La monumentale Riva degli Schiavoni, immortalata dal Canaletto con il suo antico molo, insieme a Riva Sette Martiri, offre uno dei panorami più amati al mondo: quello del Bacino di San Marco.
Un tempo parte del porto commerciale di Venezia, era originariamente più stretta dell’attuale.
Se lato laguna apre su una veduta mozzafiato, non di meno fa con le architetture che vi si affacciano, a partire da Palazzo Ducale e per finire al Museo Storico Navale dell’Arsenale.
Ma è nell’intera lunghezza con Riva Sette Martiri che la riva più bella del mondo offre il meglio di sé.
Lo sguardo, infatti, può aprirsi a 360° arrivando fino al Lido di Venezia e unendo lato terra ai numerosi edifici storici il verde dei Giardini e della Pineta di Sant’Elena.
Via Garibaldi
Via Garibaldi è un esempio di quelli che a Venezia si chiamano “rio terà” i rii interrati. Significa che laddove ora ci sono strade lastricate di “masegni”, una volta scorrevano dei piccoli canali.
Nel caso specifico, il rio che scorreva lungo l’attuale Via Garibaldi, è stato interrato nel 1807, eliminando i i tre ponti che lo attraversavano. Intitolato inizialmente via Eugenia, nel 1866 fu in seguito dedicato all’Eroe dei due mondi Giuseppe Garibaldi.
Il progetto che partirà da febbraio 2021 prevede la pulizia del fondo del canale che riaffiora alla fine della via, mediante asportazione dei fanghi attraverso i pozzetti esistenti. I fondali sono già stati sondati prima di procedere con la presentazione del progetto a 6 metri di profondità e i sedimenti fangosi sono stati catalogati di tipo B ovvero rifiuto non pericoloso.
Per tutta la durata dei lavori che dovrebbe essere di novanta giorni, sarà garantita la viabilità pedonale.
Le fognature a Venezia
Quello delle fognature è un tema caro a Venezia e a oggi ancora senza una reale soluzione. Infatti se, come richiesto dal comune di Venezia, la Legge Speciale fosse finanziata con almeno 150 milioni all’anno per i prossimi 10 anni, la città potrebbe riprendere il lavoro fognario con 7 importanti cantieri “di terra” individuati tenendo conto del rapporto fra il costo delle opere e il carico inquinante sulle reti cittadine delle diverse isole.
Sono circa 36 i milioni di euro che servirebbero a Venezia per i prossimi 3 anni come prima tranche di un intervento complessivo da 520 milioni di euro su più anni. L’avvio dei lavori significherebbe ripartire con gli interventi di risanamento igienico sanitario del centro storico, della Giudecca e di Murano.