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Venezia in prima linea per l'educazione digitale dei giovani

Venezia in prima linea per l'educazione digitale dei giovani

L’assessore alle Politiche Educative del Comune di Venezia Laura Besio:
“Il contesto digitale è un ambiente vero e proprio, che dobbiamo imparare ad abitare”.

“Le challenge e la rete in genere ci mettono di fronte a tematiche che rappresentano delle spine educative cui dobbiamo stare molto attenti. I giovani usano piattaforme che spesso non conosciamo, linguaggi che non comprendiamo ma la famiglia in primis, la scuola, le istituzioni e tutte le realtà associative che hanno a che fare con i ragazzi devono lavorare insieme per accompagnarli nella loro crescita, anche nel mondo digitale perché, come dice sempre il nostro sindaco Brugnaro, sta a noi come utilizzare ciò che abbiamo a disposizione: la tecnologia digitale è una realtà che va conosciuta”.
Laura Besio, assessore alle Politiche educative del Comune di Venezia, su questo non ha dubbi.
E per prima, in Italia, ha aperto le porte della città all’iniziativa Genitori in Blue Jeans attivata dall’Associazione Carolina in collaborazione con TikTok, che ha scelto Venezia come prima tappa del suo progetto itinerante finalizzato ad avvicinare l’intera comunità educante al mondo dei giovani.

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L’assessore alle Politiche Educative Laura Besio

“Che ruolo hanno i social e le App nella costruzione dell’identità, nella formazione della personalità e nella gestione della reputazione dei nostri ragazzi? -si sono chiesti educatori, genitori e insegnanti -La risposta è tanto semplice quanto complessa nella sua applicazione – hanno concluso-. Dipende”

Tanti fattori in campo

Dipende perché entrano in gioco tanti fattori e “la famiglia, il territorio, la comunità e le istituzioni locali in questo risultano fondamentali.
“A Venezia abbiamo trovato una grande sensibilità e dei riferimenti politici amministrativi attenti alla tematica proposta – rileva Ivano Zoppi, educatore e segretario generale della Fondazione Carolina-. Nella sala del prestigioso Cinema Rossini, vicino a San Marco e nella sede della Municipalità di Mestre si è instaurata una collaborazione proficua, capace di incidere davvero sul benessere dei ragazzi. Venezia ha accolto la storia di Carolina (prima vittima riconosciuta di cyberbullismi ndr) anche intitolandole una sala della Biblioteca Vez e siamo grati per questo”.


L’incontro Genitori in Blue Jeans si è inserito nel calendario Crescere la gener@zione digitale, che il Servizio Progettazione educativa del Comune di Venezia realizza da cinque anni.
“E’ stato un evento formativo al di fuori dei consueti canoni – ricorda l’assessore Laura Besio – Un format interattivo e dinamico, accompagnato dall’hashtag #SerenissimaRete per permettere a tutti di raccontare in tempo reale, nell’arco dell’evento, la propria visione del web. Un primo passo per abbattere le distanze con la Generazione Z e rispondere ai nuovi bisogni dei ragazzi. La Fondazione ha poi partecipato al bando Itinerari Educativi che consente al Comune di entrare nelle scuole con vari progetti. Abbiamo intercettato molti disagi tra i ragazzi, dopo la pandemia stiamo raccogliendo grossi cocci, a partire dalla dispersione scolastica – racconta l’assessore -. Le challenge sono uno dei sintomi di una sofferenza tra i giovani che non possiamo ignorare. E il contesto digitale – conclude- è un ambiente vero e proprio, che dobbiamo imparare ad abitare”.
L’assessorato alle Politiche educative di Venezia, insieme alla Fondazione Carolina, ha elaborato alcune “pillole” (che si possono recuperare su #Serenissimarete, su Fb e Instagram) su chat, app e social per aiutare i giovani a difendersi dai pericoli della rete.

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