Migliaia di visitatori attendevano di partecipare, anche quest’anno, al Weekend Strabiologico.
La mostra mercato dei prodotti biologici locali, unita alle escursioni “Andar per erbe”, ai percorsi turistici “In trenino attraverso le Ville” e “In gondola sul Naviglio” e ai laboratori per bambini e adulti, che comprendevano anche la prova di varie discipline olistiche è diventata un appuntamento atteso. Organizzata ogni anno nel bellissimo parco di Villa Loredan, a Stra, ha subito, come altre importanti manifestazioni, lo stop del coronavirus. “Ci auguriamo di tornare a Villa Loredan in autunno spiega Leopoldo Simionato presidente di Veneto a Tavola, l’associazione che organizza l’evento patrocinato dalla Regione Veneto e dalla Città Metropolitana di Venezia è più probabile però che dovremo aspettare la prossima primavera”.
In attesa che il “Weekend Strabiologico” possa tornare ad animare la cinquecentesca Villa Loredan, sede, dal 2018, del Municipio di Stra, si può comunque cogliere l’occasione della prossima apertura dei musei per visitare questa incantevole cittadina sul Brenta, un insieme unico di storia, cultura, arte e paesaggio, caratterizzato dalla presenza di numerose ville venete progettate e affrescate da maestri dell’arte italiana.
Il Brenta rivestì un importante ruolo come via di comunicazione tra la laguna di Venezia e il padovano e lungo le sue rive, tra il XVI e il XVIII secolo, furono costruite, su commissione delle famiglie patrizie veneziane, numerose ville, testimonianza della potenza aristocratica di quel periodo, principeschi luoghi di villeggiatura dove i nobili della Serenissima celebravano il rito dei cortei acquei, le cene sfarzose, le feste protratte fino all’alba.
Le aristocratiche ville di Stra
A quell’epoca la Riviera poteva essere raggiunta soltanto spostandosi in barca e i nobili veneti navigavano sul fiume a bordo di un battello, il Burchiello, trainato dalle rive da uomini, buoi o cavalli, mentre le merci venivano trasportate da barche chiamate burci. Ancora oggi la crociera lungo il Brenta, a bordo di un moderno Burchiello, costituisce un’apprezzata attrattiva turistica.
Visitando Stra è possibile ammirare quattro ville di cui due aperte al pubblico. Villa Pisani, detta anche Nazionale, rappresenta certamente uno dei più celebri esempi di villa veneta della Riviera del Brenta.
La reggia, Luogo del Cuore Fai (Fondo Ambiente Italiano), occupa un’intera ansa del naviglio del Brenta ed è famosa anche per il suo labirinto di siepi di bosso dove avveniva il gioco tra dama e cavaliere: la dama si poneva sulla torre centrale con il volto mascherato e il cavaliere doveva raggiungerla, una volta arrivato, lei svelava la sua vera identità, che il più delle volte costituiva una vera sorpresa.
Oggi Villa Pisani è sede di un museo nazionale che conserva opere d’arte e arredi del Settecento e dell’Ottocento, tra cui il famoso letto a baldacchino in stile impero ospitato nella sfarzosa “stanza di Napoleone”.
La Casa dominicale, le Barchesse ed il parco sono visitabili da martedì a domenica. Ogni anno Villa Pisani accoglie oltre 150mila visitatori.
Villa Foscarini Negrelli Rossi e il suo museo della calzatura
Sempre a Stra sorge Villa Foscarini Negrelli Rossi, costruita tra il 1617 ed il 1635 su un probabile progetto di Francesco Contini. Fu dimora, un secolo dopo, di Marco Foscarini, uno degli ultimi Dogi della Serenissima di Venezia e successivamente delle famiglie Negrelli e Rossi, da cui prende il nome.
È sede del museo Rossimoda della calzatura.
La collezione è costituita da una piccola ma preziosa raccolta di calzature veneziane del ‘700 e dell’800 e da circa 1500 modelli di scarpe femminili di lusso griffate, prodotte dall’azienda Rossimonda dal 1947 fino ad oggi.
La Riviera del Brenta è conosciuta, infatti, anche come zona dedita all’artigianato, soprattutto quello calzaturiero. In tutto il mondo si conoscono le calzature ideate e prodotte dai designer e artigiani italiani di questa zona. Oltre al museo sono visitabili, tutti i giorni, lunedì escluso, la Casa dominicale, le Barchesse ed il parco.
“La Barbariga”
Altra villa di Stra è la pregevole Villa Pisani Giustinian detta “La Barbariga”, situata nell’omonima località.
È uno dei più incantevoli palazzi della Riviera del Brenta.
Delimitato a nord dalla riva destra del Naviglio e a sud dalla strada comunale via Barbariga, a lungo è stata un’ elegante casa dominicale con base per la caccia alla lepre, come ricordano le statue ospitate sotto il porticato neoclassico e ispirate ai cacciatori dipinti dal Longhi.
Villa Pisani “la Barbariga” sorge quasi davanti alla Villa Nazionale, sull’altra riva del Brenta, e anche all’enorme fama della dirimpettaia deve il suo essere immeritatamente meno nota al grande pubblico. Essendo di proprietà privata si possono ammirarne solo l’esterno e il giardino.
Villa Cappello Giantin
Sempre a Stra, troviamo Villa Cappello Giantin, a poca distanza dall’argine sinistro del naviglio Brenta, in località un tempo denominata Fossolovara. Fu costruita alla metà del Seicento su un nucleo edilizio cinquecentesco preesistente. Le numerose incisioni settecentesche che la raffigurano mostrano la villa nel momento del suo sviluppo definitivo, sostanzialmente immutato sino a oggi. Attualmente l’edificio è di proprietà della famiglia Giantin.
Stra, oltre al fascino delle sue ville, offre la possibilità di gustare un ottima cucina legata sia alla terra che al mare. Al tempo della Serenissima nelle ville si consumavano dei veri e propri “eventi gastronomici” allietati da musicisti durante i quali si alternavano piatti di selvaggina a piatti di pesce, il tutto accompagnato da fiumi di vino. La tradizione oggi continua e gli chef del luogo propongono sia ricette rustiche a base di carni di maiale, anitra, faraona e coniglio accompagnate da verdure degli orti, sia ricette sofisticate a base di pesce crudo, capesante, cozze e vongole, uova di seppia, ostriche e altre specialità come sarde in saor, granseola, seppioline alla veneziana, baccalà mantecato, grigliate e fragranti fritture.