Venezia e le isole della Laguna possono contare su due nuove idroambulanze. Acquistate grazie a un finanziamento ministeriale, vanno a rinnovare il parco di sette imbarcazioni a disposizione del Suem (quattro delle quali contemporaneamente in servizio nel corso dell’anno, più una ulteriore in estate), permettendo di dismettere le due più datate.
Le idroambulanze sono state fornite di tutte le dotazioni necessarie per garantire la miglior gestione del servizio d’urgenza sull’acqua. Sulla base dell’esperienza maturata nel corso del tempo dagli operatori, queste nuove imbarcazioni hanno caratteristiche tarate sulle esigenze particolari della città e sono quindi dotate di un motore di 960 cavalli, di radar e di un tettuccio apribile per facilitare l’accesso del malato.
Il sistema delle emergenze in Laguna risulta molto complesso e questo si ripercuote anche sulle cifre da investire. Se un’ambulanza di terra vale tra gli 80 e i 90.000 euro, le due nuove idroambulanze hanno richiesto un impegno complessivo di 550.000 euro. Anche il costo orario del servizio in laguna aumenta da 60 a 114 euro per la necessità di garantire almeno quattro addetti a bordo: un pilota, due operatori sanitari e un infermiere.
La specificità veneziana è stata ribadita anche nel nuovo piano socio-sanitario recentemente approvato dal Consiglio regionale.
La Centrale operativa Suem 118 dell’ Aulss 3 Serenissima è d’altra parte quella che ha fatto registrare negli ultimi anni il più consistente volume di interventi.: 93 mila nel corso del 2017, ben 98 mila nel 2018.
Nel 2017, nel territorio provinciale le missioni per soccorsi d’urgenza sono state 81.157..
Il personale del servizio idroambulanza è composto da 31 infermieri, 46 operatori sanitari e 30 piloti, ai quali, nei casi di “codice rosso” (circa il 19% del totale nel 2017) si aggiungono i medici del Suem 118 e del pronto soccorso.