Gli ultimi reperti ritrovati, i plinti per i pali delle tende, una moneta e un peso schiacciato nel salotto veneziano testimoniano la presenza di un mercato
Di pezzo in pezzo, Venezia recupera la propria storia.
I lavori in corso in Piazza San Marco per il restauro della pavimentazione (i masegni) e l’impermeabilizzazione dell’area stanno infatti rivelando a poco a poco la vita nella città del Medioevo.
Gli ultimi scavi hanno portato alla luce dei reperti che riportano alla presenza di un mercato.
Il mercato medievale ritrovato
La pavimentazione di Piazza San Marco è fatta di tante stratificazioni che riportano di volta in volta alla storia della città nel corso dei secoli, se non dei millenni.
Prima degli attuali masegni la pavimentazione era ad altinelle, mattoncini molto piccoli disposti a lisca di pesce che hanno fatto la loro comparsa già nel corso del Medioevo.
Nell’area in cui di recente è stata trovata traccia anche dell’antica chiesa di San Geminiano, sono state rinvenute delle strutture in mattoni con un foro al centro, i plinti, che, come spiegano gli esperti della Soprintendenza Archeologica di Venezia, probabilmente servivano come incasso per i pali delle tende del mercato.
Un indizio prezioso assieme a una moneta, quasi sicuramente di epoca Medievale, la prima ritrovata negli scavi archeologici a San Marco davanti al Caffè Quadri e un peso schiacciato, forse quelli che si usavano nelle bilancine. Entrambi questi due reperti mostrano i segni del tempo e necessitano di ulteriori analisi per una datazione più precisa.
Piazza San Marco, un luogo che si è trasformato nel tempo
Quel che è certo è la presenza di un passato medievale tutto da scoprire che affiora dal cantiere veneziano e che racconta la storia veneziana che ruota intorno alla chiesa di San Geminiano, la chiesa dei Dogi, esistente prima della Basilica di San Marco nei secoli altomedievali.
I ritrovamenti che stanno emergendo via via rafforzano l’ipotesi che Piazza San Marco sia un luogo che si è trasformato nel tempo e che era molto più piccolo in origine.
Pagine di storia della Serenissima che ritornano alla luce
Della collocazione dell’antica chiesa di San Geminiano all’interno dell’area Marciana si era persa memoria.
Ora, non solo sappiamo dov’era ma anche che il mercato si teneva nelle vicinanze, dove nei mesi scorsi sono state trovati anche i resti di sette persone in una tomba collettiva, tutti risalenti ad un periodo compreso tra il settimo e l’ottavo secolo.
Secondo la ricostruzione storica, nell’Alto Medioevo la prima struttura dell’antica chiesa si trovava in mezzo alla Piazza con una parte sicuramente sotto le attuali procuratie Vecchie. Successivamente, ma ancora non si sa con precisione la data, fu abbattuta e riscostruita vicino al campanile e infine rasa al suolo da Napoleone nell’ultima versione realizzata dal Sansovino.
Alla scoperta di com’era la Piazza più bella del mondo alle origini
Prossimamente, in vista della visita di Papa Francesco (il 28 aprile) il cantiere sarà momentaneamente sospeso. Successivamente i lavori proseguiranno tra i piloni delle bandiere, vicino al caffè Aurora e al Campanile e a fianco di Palazzo Ducale dove potrebbero emergere strutture Alto Medievali.
A scoprire non solo l’evoluzione che ha avuto nei secoli ma anche com’è nato il salotto cittadino, saranno lo studio della documentazione post scavo, l’analisi delle fonti archivistiche e l’uso di nuove tecniche di ricostruzione digitale, che consentiranno di ridisegnare la famosa Piazza com’era nei primi secoli.