Ha avuto un grande successo la kermesse del fumetto e della cultura popolare di Venezia, nella sua prima edizione a Forte Marghera.
Alla due giorni di eventi, congressi, workshop ed esposizioni hanno partecipato circa 6.000 appassionati che hanno potuto entusiasmarsi sia con grandi artisti come Marco Checchetto – artista veneziano in forza alla Marvel, sia con novità e con realtà affermate dell’editoria.
Entusiasmo e partecipazione
L’entusiasmo degli operatori di settore è alto, dato che eventi come questo hanno una forte ricaduta commerciale e aprono possibilità di lavoro per disegnatori ed editori.
Ce lo racconta anche Emanuele Tenderini – autore affermato a livello internazionale e fondatore di TaTai Lab, un laboratorio creativo che segue illustratori e fumettisti passo a passo per supportarli nei loro progetti editorali: “Fiere del genere, portate avanti da professionisti del settore -dice- possono dare impulsi anche a livello culturale, come diceva Ugo Prat”.
Un volano per la produzione di storie, di nuovi marchi e anche di sperimentazioni, come il progetto che ha visto nascere l‘avventura editoriale di TaTai Lab: un fumetto in 4 numeri stampato in multicromia dal titolo Lumina, realizzato anche grazie ad una campagna di crowdfunding che ha fruttato 60.000 €.
“Se si vuole investire sul fumetto, – prosegue Tenderini – le potenzialità di crescita sono enormi”, basti pensare a tutta la ricaduta cinematografica a cui stiamo assistendo in questi anni con Hollywood che finanzia produzioni milionarie per portare gli eroi sui grandi schermi (con Venezia protagonista del prossimo Spider-Man).
Spazio e visibilità agli autori
L’auto-promozione in fiere di settore e sui social è anche il percorso dei “Demiurghi“, un duo di scrittori che pubblica sotto pseudonimo e ambienta i propri racconti fantasy nell’antica Roma, unendo passione e studio della storia alla creatività e alle avventure tipiche del genere fantasy.
Premiati con il premio Montefiore 2017, hanno iniziato pubblicando racconti a puntate sul loro blog e spendendo centinaia di scritti a vari editori. “Non c’è da abbattersi, ma farlo con passione – dicono Alvise e Arianna- questi eventi sono la nostra base di vendita e di visibilità. Insieme ai social, sono il nostro pane, soprattutto perché ci permettono di farci conoscere e di portare nuovi fan sul blog e un seguito che viene a cercarci nelle fiere, che è la soddisfazione più grande”.
“La Cittadella del Fumetto”
Un’esperimento riuscito che coinvolge Forte Marghera, luogo evocativo che nella visione di Fabrizio Capigatti, presidente dell’associazione che organizza l’evento, dovrà diventare una Cittadella del Fumetto, un punto di riferimento locale e nazionale per il settore.
“Anche nei contenuti abbaiamo dato spazio alla veneziantià – ha rilevato– Partendo da ospiti come Marco Checchetto, uno dei più importanti disegnatori al mondo, fino alla mostra di Vianello, abbiamo cercato di portare tutta quello che può essere la cultura veneziana nell’arte del fumetto. E’ andata bene -ha concluso- Ci auguriamo di poter continuare a lavorare con la Fondazione Forte Marghera, perché è una location molto suggestiva che può portare grandi risultati”.
Capigatti è anche presidente di Venezia Comix, realtà editoriale che ha presentato diversi nuove collane e progetti.
Una vetrina per tutti quegli autori veneziani che sono famosi all’estero, ma poco conosciuti a “casa”.
L’organizzazione di Venezia Comics ha visto la partecipazione di molte associazioni del territorio che hanno messo la propria passione, il proprio impegno e le proprie conoscenze per la riuscita di questa “due-giorni” di cultura popolare.