“Una giornata storica per Venezia”. Lo dice il sindaco Luigi Brugnaro, che stamani ha brindato il successo del MOSE con i cittadini di Pellestrina, lo scorso anno i più colpiti dall’acqua granda del 12 novembre.
Lo dicono i tanti commenti sui social, dove l’innalzamento delle barriere che hanno difeso per la prima volta Venezia dalla marea è stato protagonista fin dalle prime ore del mattino.
Tanti i video dei cittadini accorsi sulle dighe del Lido per testimoniare l’evento in diretta, tanti i giubili di chi scriveva “Una giornata attesa da tanti anni. Venezia è protetta“.
Le donne del MOSE
Molti hanno ringraziato anche le tre donne a capo dell’operazione, il ministro ai lavori pubblici Paola De Micheli, il commissario straordinario Elisabetta Spitz e il Provveditore alle Opere Pubbliche Cinzia Zincone.
“La decisione di alzare il MOSE e di mettere Venezia al riparo dall’acqua alta, coronata da un palese successo -ha ricordato invece proprio il commissario Spitz – rappresenta un passaggio fondamentale per la protezione della città per il quale ci tengo ad attribuire il merito ai tecnici, agli operai e a tutto il personale del Consorzio Venezia Nuova che hanno reso possibile raggiungere questo straordinario traguardo”.
“Questa giornata – ha concluso – è una tappa di un cammino da completare che dovrà garantire una protezione sempre maggiore del territorio lagunare da un ineludibile innalzamento del mare”.
Venezia salva dall’acqua alta
Per la prima volta, neppure la basilica di San Marco ha visto l’ingresso dell’acqua.
La città blindata ha sorriso incredula di fronte a una laguna straordinariamente calma mentre fuori dalle bocche di porto, con un vento di scirocco che soffiava a 30 km orari, il mare era in burrasca.
In cabina di regia, sull’isola artificiale del MOSE, tangibile la tensione legata alle aspettative di chi da giorni era allertato e da anni lavora per fare in modo che il sistema di dighe mobili, unico al mondo nel suo genere, funzionasse come di dovere.
La scaramanzia fino all’ultimo, poi la gioia
Una prova generale determinante per tutti, che ha dato vita a un gioco di squadra vincente.
“Siamo fiduciosi, le barriere si sono alzate – diceva il sindaco Brugnaro alle 10 evitando con scaramanzia altri commenti – Attendiamo adesso le prossime due ore ma, incrociando le dita, possiamo dire di essere soddisfatti”.
Accanto a lui, sotto la pioggia, il provveditore alle Opere Pubbliche Cinzia Zincone: “E’ un buon test – ha commentato- Ci consente di raccogliere dati utili per un ulteriore messa a punto del sistema”.
Nel frattempo, mentre il mare continuava a incresparsi, il vento a soffiare e gli stati d’animo ad alternarsi tra gioia e timore nell’avvicinarsi dell’ora cruciale, il dislivello tra la marea in laguna e quella al di là della barriera del MOSE continuava a salire.
A mezzogiorno e mezzo, il respiro di sollievo.
La città è interamente rimasta all’asciutto. Una piccola pozzanghera a San Marco, niente di più.
Il mare in burrasca, fuori, continuava a ululare.