Nella stessa data in cui, nel 1966, si verificò la più sostenuta acqua alta della storia, oggi le barriere mobili hanno protetto la città storica lagunare
Dici “4 novembre” e “acqua alta” e a Venezia il pensiero corre subito al 1966.
Per chi c’era, 56 anni fa, il ricordo della più alta marea eccezionale della storia è ancora nitido come tutto fosse avvenuto ieri.
Ma anche per chi non era ancora nato, i 194 cm toccati in quella giornata fanno parte del patrimonio comune di chi, in Laguna, ci vive.
E se novembre è da sempre un mese in cui si verificano condizioni particolarmente favorevoli alle acque alte, la previsione del centro maree proprio per il 4 novembre di un possibile livello sostenuto ha sicuramente risvegliato in molti fantasmi sopiti.
Rispetto al 1966, però, Venezia ha ora un’arma in più: il Mose, con le sue barriere mobili alle bocche di porto studiate proprio per proteggere la città dall’acqua alta. E il sistema ha funzionato: il livello del mare è cresciuto secondo previsioni, ma centro storico e isole lagunari sono rimaste sostanzialmente all’asciutto.
4 novembre 2022: la cronaca
L’allerta è stata confermata dalla segnalazione meteo emessa ieri dall’Arpa Veneto: “Dalla tarda serata di giovedì 3 e fino a parte di venerdì 4 – si leggeva nel comunicato – fase di tempo perturbato, a tratti instabile. Fino alla prima parte di venerdì rinforzi di Scirocco sulla costa e dai quadranti meridionali in quota“.
Di qui la decisione di attivare, nella notte, le barriere a tutte le tre bocche di porto che collegano mare e Laguna, con l’avviso di “sistema Mose attivo” del Centro maree. Che ha aggiunto: “Il valore previsto in mare per oggi è di 110 cm alle 7.30. Marea molto sostenuta. Il livello a Venezia potrebbe raggiungere un massimo di circa 85 cm attorno alle 10. Con questo livello il suolo cittadino sarà interessato dalla marea per meno dell’1%”.
I dati
I rilevamenti del
vengono effettuati da centraline posizionate in punti strategici della città.
Particolarmente significativi, per il centro storico, sono i dati raccolti dalla centralina di Punta Salute.
Dove, grazie al Mose, il livello dell’acqua non ha mai superato gli 82 centimetri sul medio mare, una decina di minuti prima delle 6 di mattina.
Per fare un confronto, alla diga sud del Lido, a quell’ora l’acqua del mare era attestata attorno al metro. Ma ha continuato a crescere fino a 120 cm alle 8.30.
Poi è iniziata la discesa naturale della marea, con la comunicazione di previsione di abbassamento delle barriere per le 11.10 e la riapertura dei canali alle 12.10.
Le acque alte eccezionali della storia
Si può dunque dire con ragionevole certezza che la serie storica di alte maree eccezionali a Venezia non dovrebbe in futuro registrare più aggiornamenti nelle posizioni più alte.
Sul podio, al terzo posto, ci sono i 166 cm del 22 dicembre 1979. Al secondo posto, dopo il 4 novembre 1966, si è invece di recente inserito il 12 novembre 2019: i 187 cm, di cui tra poco più di una settimana ricorreranno i primi 3 anni, che misero in ginocchio Venezia.
La città, in quell’occasione, fu però ancora una volta capace di rialzarsi, nonostante il picco del 12 novembre fu seguito da altre acque alte straordinarie +154 cm, la settima quota più elevata della storia, il 15 novembre e +150 il 17 novembre, in un anno in cui sono stati superati ben 28 volte i 110 cm. Ad esempio, il 23 dicembre si toccarono i +143 cm: la 15^ dal 2001 e, si spera, ultima acqua alta eccezionale della storia di Venezia dal 1872, quando iniziarono le rilevazioni.
Alberto Minazzi