Con l’avvicinarsi dell’estate, è una questione che si porrà sempre più per chi deve ricevere la seconda dose di vaccino anti-Covid: se sono in vacanza, perché non posso richiedere che il richiamo mi venga somministrato dove sono in ferie? In tal senso, il presidente del Veneto, Luca Zaia, ha espresso pubblicamente la sua disponibilità: “Se ci mettono nelle condizioni normative per poterlo fare, noi ci adopereremo per somministrare le seconde dosi ai turisti. La regione più turistica d’Italia non può girarsi dall’altra parte di fronte a quella che mi sembra un’istanza minima. Perché per noi il turista è sacro”.
In questo caso, la Regione rilascerebbe un certificato sulla base del quale poi chiedere di veder registrata la vaccinazione al rientro a casa. “Abbiamo parlato per anni – conclude Zaia – di vacanze sicure in Veneto, con la nostra sanità pronta per ogni necessità, sia in ospedale che attraverso la somministrazione di un farmaco. Il farmaco di cui oggi si discute è il vaccino. E non sono convinto che si possa negare, visto che in Europa c’è libera mobilità dei cittadini e il farmaco è un diritto. Per di più è previsto che, in caso di cure, il Paese ospitante sarà rimborsato dal Paese d’origine del turista”.
Veneto in bianco il 7 giugno?
Nel frattempo, la regione si dà un altro obiettivo: la conquista, il 7 giugno, della zona bianca, in cui resterebbero come uniche misure la mascherina e il distanziamento.
“Se riusciamo a mantenere l’incidenza sotto quota 50 per tre settimane, il 7 giugno riapriremo tutto” ha confermato Zaia.
I dati del bollettino sono buoni: su 34.555 test effettuati, sono risultati positive solo 333 persone, lo 0,96%.
“Un record, se si pensa che si tratta di screening su potenziali contatti di un positivo”, ha rilevato il presidente.
Anche i ricoverati continuano a scendere: sono adesso 941 (-18), di cui 828 in area non critica e 113 in terapia intensiva.
La vaccinazione
Prosegue anche l’ottima risposta alla campagna vaccinale. Con 25.797 somministrazioni in 24 ore, gli over 80 sono arrivati al 97,8% tra vaccinati e prenotati, gli over 50 al 66% e gli over 40 al 45%. Veri e propri “colpi di reni” si sono registrati nelle fasce da 70 a 79 anni (arrivando all’84%) e tra 60 e 69 (78%).
Restano in agenda 70 mila posti liberi, di qui al 16 giugno, con la Regione che ribadisce la volontà di aprire le liste a tutti se non saranno rapidamente occupati.
In magazzino, al momento, restano solo 80 mila dosi dei vari sieri, in attesa delle nuove forniture. Qualche ritardo, nei giorni scorsi, si è registrato in particolare col vaccino di Moderna, per il quale è dunque attesa per domani, giovedì 20 maggio, la consegna di un quantitativo doppio rispetto a quello previsto per la settimana.