In bici o a piedi. O, pur con percentuali minori, con i mezzi pubblici.
Si diffonde sempre più, in Veneto, la cultura di uno spostamento rispettoso dell’ambiente.
Lo dice il nuovo bollettino socio-economico diffuso dalla Regione, relativo ai dati raccolti nel 2018.
Gli spostamenti “ecologici” dei Veneti
Ogni giorno, in media, 3,3 milioni di Veneti impiegano quasi un’ora (esattamente 57’) per i loro spostamenti. E la percentuale di coloro che preferiscono una modalità sostenibile per spostarsi è in continuo aumento. Chi sceglie di muoversi a piedi o in bicicletta è pari al 31,4% del totale.
Il confronto è positivo sia con il Veneto di dieci anni fa, quando la quota era al 22,7%, sia con il resto d’Italia, dove il totale degli spostamenti “ecologici” è pari al 30,3%.
Il discorso è leggermente diverso per quanto riguarda l’uso dei mezzi pubblici. Anche in questo caso, la percentuale veneta è in crescita, nel decennio, ma si ferma ancora all’8,2%, contro il 10% di media nazionale.
I mezzi a motore
La parte del leone, negli spostamenti con mezzi di trasporto a motore (68,6% del totale), la fanno le auto private. E, in particolare, quelle guidate in prima persona, visto che il 72,9% dei Veneti che non va a piedi o in bici si sposta come conducente (67,7% a livello nazionale) e l’11,8% (13,5% in Italia) come passeggero.
La combinazione di mezzi, che comprende quindi anche una quota parte di spostamenti con mezzi pubblici, è solo leggermente inferiore alla media nazionale (4,3% contro 4,5%), mentre la forbice si allarga con riferimento a moto-scooter e ciclomotori (2,8% rispetto il 4,3 del Paese). Nella voce “altro” rientrano ad esempio mezzi agricoli e auto a noleggio. Ma la marginalità nazionale (0,1%) addirittura si azzera in Veneto, visto che nessuno ha dichiarato di utilizzare tali modalità di spostamento.
Tutte le curiosità dei nostri spostamenti
Le differenze percentuali sono minime, ma per la prima volta, in Veneto, il primo motivo di spostamento è legato alle esigenze del tempo libero.
La percentuale di chi si sposta per queste ragioni è del 35,4%, contro il 32,9% di spostamenti per motivi di lavoro e di studio.
I movimenti dedicati alla gestione familiare è invece inferiore a un terzo del totale, con una residuale quota di spostamenti verso altri luoghi.
I valori veneti si discostano di poco da quelli italiani per quanto riguarda gli orari di spostamento.
La fascia più utilizzata è quella tra le 9 e le 13 (27,5%), seguita da quella tra le 17 e le 20.30 (21,6%), mentre i picchi inferiori riguardano le fasce 0-7, 20.30-24 e 13-14.30.