Da oggi, in Veneto, chi vuole sottoporsi alla prima somministrazione di vaccino anti-Covid (sono il 14,2% rispetto alla popolazione totale dei residenti aventi diritto) potrà farlo senza prenotazione.
“Ci sarà un po’ di tensione – commenta il presidente della Regione, Luca Zaia, annunciando la decisione – ma bisognava fare in modo di favorire velocemente chi decide di vaccinarsi. E ritengo che almeno 4 punti percentuali li potremo recuperare”.
Terze dosi: possibile modifica dell’appuntamento più facile
Non è però questa l’unica novità decisa dal Veneto sul fronte vaccinazioni.
Chi si è prenotato per la terza dose quando il periodo di distanza dalla seconda era fissato in 6 mesi riceverà tra oggi e domani una mail con un link per modificare, volendolo, la data, senza necessità preventiva di cancellare l’attuale prenotazione. Possibilità di cambiare in un secondo tempo la data tramite link senza perdere il posto che sarà offerta d’ora in avanti anche a tutti i nuovi prenotati.
Due milioni di booster entro fine anno: missione impossibile?
Sul fronte della terza dose, in Veneto sta prendendo sempre più piede.
Di 31.853 somministrazioni nelle ultime 24 ore, 28.173 hanno riguardato il richiamo-booster, che ha già raggiunto 477.489 persone.
In prospettiva, rischia però di aprirsi un problema. “Abbiamo un potenziale contingente di dimensioni paurose: oltre 2 milioni di cittadini da vaccinare entro il 31 dicembre” ha quantificato Zaia, lanciando l’allarme.
“Le dosi ci sono, ma è pressoché impossibile arrivare a 2 milioni. È una grande sfida, a cui possiamo puntare riportando le somministrazioni a 50 mila al giorno e coinvolgendo medici di base, pediatri di libera scelta e farmacie”.
Ospedali verso la riduzione dell’attività ordinaria
Nei dati del bollettino quotidiano, dopo i 10 nuovi decessi, il peggiore, per il presidente del Veneto, sono i 318 ricoveri in terapia intensiva ordinaria, “quando ne abbiamo mediamente 350: è il primo segnale di riduzione dell’attività ospedaliera, con i reparti che iniziano a subire, sia pure ancora leggermente, la pressione dei pazienti Covid”. E l’assessore alla Sanità, Manuela Lanzarin, ha confermato che sta valutando con i direttori delle Ulss una rimodulazione dell’attività di elezione nelle strutture ospedaliere. Lo scorso anno le prestazioni non evase arrivarono a mezzo milione.
Il Veneto rimarrà bianco la prossima settimana
Il rischio di passare in giallo, comunque, al momento non è impellente, per il Veneto. “Non possiamo escluderlo – ha affermato Zaia – ma decisamente non questa settimana, nì la prossima e quella dopo si vedrà. Abbiamo già due parametri da giallo: ci salvano quelli legati all’ospedalizzazione, ma restiamo ad alto rischio”. I ricoverati sono ora 658 (+47), di cui 105 (+7) in terapia intensiva. “L’anno scorso – sottolinea il presidente della Regione – al 30 novembre i ricoverati erano 3.200 e in terapia intensiva 300 persone”. Intanto, però, gli attualmente positivi sono quadruplicati in un mese e mezzo, superando quota 30 mila, con 2.362 nuovi casi nell’ultima giornata (incidenza all’1,7 su 138.491 tamponi).