Veneto ancora in rosso o di nuovo in arancione da lunedì prossimo dopo due settimane di restrizioni massime?
Lo si saprà solo domani, venerdì 26 marzo, con le nuove indicazioni comunicate dalla cabina di regia al Ministero della Salute. E mai come stavolta il verdetto è incerto. Perché, come ha dichiarato il presidente del Veneto, Luca Zaia, assieme a un indice di contagio che potrebbe restare sia pur di poco ancor sotto quota 250 ogni 100 mila abitanti, l’Rt regionale è vicinissimo alla soglia dell’1,25. Probabilmente di poco inferiore.
Rt Veneto a 1,21/1,22
«Al momento – sono le parole di Zaia – sembra che il nostro Rt sia qualche decimo sotto l’1,25, che determina l’assegnazione automatica alla fascia rossa. Dai calcoli che abbiamo fatto noi dovremmo essere tra l’1,21 e l’1,22, per cui non è impossibile il ritorno all’arancione. Ma dobbiamo aspettare la valutazione fatta dalla cabina di regia sull’ultima settimana, che è il parametro di riferimento. Noi abbiamo fatto i nostri conti, però a volte diverse calcolatrici danno risultati diversi».
Il presidente ha quindi concluso, con una punta polemica: «Voglio in ogni caso ricordare che, se abbiamo adesso più casi di altri, è perché siamo entrati nella fase acuta di questa ondata per ultimi, con un mese di ritardo. Non vorremmo scontarlo di nuovo, venendo indicati come gli appestati».
Vaccini: una novità per gli accompagnatori over 65
La strategia sul fronte vaccinale, intanto, resta quella di spingere la “macchina” alla massima velocità. A oggi, le vaccinazioni fatte nei 58 centri abilitati sono 685.093, di cui 22.978 nelle ultime 24 ore.
«Questo perché al momento abbiamo vaccini», ha sottolineato Zaia, che ha spostato a metà aprile l’obiettivo di completare la somministrazione agli over 80. Anche perché circa un quarto del totale di 400 mila persone in questa fascia d’età devono essere vaccinate a domicilio, complicando le operazioni.
Per arrivare all’obiettivo di accelerare al massimo le operazioni, la Regione ha nel frattempo dato un nuovo mandato ai direttori delle Ulss, che hanno risposto tutte positivamente. Da oggi, dunque, gli accompagnatori conviventi over 65 saranno a loro volta vaccinati in occasione della somministrazione ai vaccinandi dagli 80 anni in su.
Nuovo record assoluto di ricoveri
Sul fronte del bollettino, va registrato purtroppo invece il record di ricoverati per Covid. Attualmente sono 2.092, ovvero più dei 2.068 del picco del 31 marzo 2020. Anche per questa ragione, sarà analizzato oggi dal Comitato tecnico scientifico regionale il nuovo piano di sanità pubblica, con restrizioni dell’attività ordinaria che, comunque, saranno affrontate gradualmente, in base alla pressione sugli ospedali.