I Veneti tra 50 e 59 anni sono circa 800 mila: la maggioranza, se si pensa che la popolazione regionale è di poco al di sotto dei 5 milioni di abitanti.
Per tutti loro, il piano della Regione Veneto prevede l’inizio della vaccinazione a partire dal 31 maggio. Ma la data «sarà con tutta probabilità anticipata: c’è la possibilità di spostarla addirittura tra il 15 e il 20 maggio» ha rivelato il presidente Luca Zaia.
Vaccinazione degli over 60 e degli over 50
Il Veneto ha scelto di adottare il criterio delle fasce d’età per le somministrazioni, scendendo di 10 anni in 10 anni e arrivando al momento agli over 60. «Invito tutti coloro che hanno tra 60 e 69 anni – ha ribadito Zaia – a prenotarsi il prima possibile: posti ce ne sono. Le agende sono aperte fino al 19 maggio, ma se tutti scelgono le date più avanzate si vengono a creare ulteriori spazi che non possiamo lasciare vuoti». La situazione, in ogni caso, sarà valutata giorno per giorno, prima di decidere di abbassare la quota dei vaccinabili. «Siamo fiduciosi di poter chiudere con gli ultrasessantenni in 10-15 giorni ed è possibile che poi passeremo a un binario parallelo con la vaccinazione agli ultracinquantenni».
La vaccinazione per fasce d’età
Dei circa 600 mila over 60 veneti, ad aver ricevuto almeno una dose sono al momento il 30,4%, con un incremento di circa il 10% negli ultimi due giorni. Si aggiungono al 95,7% del totale degli over 80, al 72,4% degli over 70, al 67,5% dei disabili e al 58,8% dei vulnerabili. Il generale Figliuolo ha intanto avanzato in queste ore l’ipotesi di togliere i limiti d’età una volta completate queste ultime due categorie prioritarie. «Noi – ha precisato il presidente del Veneto – continueremo a scendere, passando dopo gli over 50 ai 742 mila over 40, attendendo nel frattempo indicazioni precise su un eventuale libero accesso».
La situazione della campagna vaccinale
I vaccinati in Veneto sono arrivati alla mattina del 3 maggio a quota 1.750.522. «12 mila dosi sopra il target fissato», sottolinea Zaia. Le dosi in magazzino sono 275.356. «Da lunedì prossimo – prosegue il presidente – avremo a disposizione 201 mila dosi. Adesso che abbiamo un potenziale fino a 50 mila prenotazioni-somministrazioni al giorno, questa settimana consumeremo fino al limite il magazzino, dovendo accantonare seconde dosi soprattutto di AstraZeneca, che sta entrando nel vivo della seconda somministrazione. Ricordo poi che, per Johnson&Johnson, non c’è un vero limite, ma solo una raccomandazione all’impiego in persone con più di 60 anni: è il medico, con una scelta clinica, che può decidere di inocularlo anche a più giovani».