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Veneto: numeri da giallo, ma bisogna stare in guardia

Veneto: numeri da giallo, ma bisogna stare in guardia

Il Veneto si presenta alla nuova riunione della cabina di regia di domani, 30 aprile, con numeri che confermeranno la collocazione in fascia gialla: Rt allo 0,86, incidenza a 129, occupazione delle terapie intensive al 18%, occupazione in area non critica al 17%.

“Saremo ancora gialli – ha commentato il presidente della Regione, Luca Zaia – ma non possiamo far festa. Perché questo Rt, ad esempio, è solo a un gradino dall’arancione. E ricordiamo che, se arrivasse a 1, il passaggio di fascia sarebbe automatico. Per questo invito a non abbassare la guardia. Qualche assembramento “da spritz” già si vede e il prossimo weekend sarà la prova per vedere come ci stiamo comportando”.

La campagna vaccinale

Il dato più confortante, in queste ore, è intanto quello che arriva dalla campagna vaccinale. Nelle ultime 24 ore sono state somministrate 31.123 dosi, con un target che ci porta a 43 mila. Con l’avvio della vaccinazione di chi ha tra 60 e 69 anni, anche le prenotazioni hanno fatto registrare un’accelerazione: sono state ben 100 mila in un solo giorno.

“Abbiamo comunque – sottolinea Zaia – ancora 64 mila posti liberi e invito tutti coloro che hanno dai 60 in su, compresi gli over 70 e 80, a prenotarsi per effettuare la vaccinazione il prima possibile. Proseguendo così, l’obiettivo di iniziare a vaccinare anche i quarantenni prima dell’estate non è impossibile”.

Somministrazioni e prenotazioni

Di 4.198.022 Veneti da 16 anni in su, 1 milione e 81 mila hanno ricevuto fin qui almeno una dose, mentre il totale, compresi i richiami, ha superato il milione e 572 mila dosi somministrate. Nella fascia specifica tra 60 e 69 anni, che comprende 558.464 persone, da vaccinare ne restano ancora 458 mila, ma di questi 242 mila si sono già prenotati.

“Siamo molto felici – ha commentato il presidente – di come sta andando la campagna, perché siamo la prima regione d’Italia per vaccinazioni. Il 13 maggio il commissario Figliuolo verrà in Veneto e, oltre alla riunione con i dirigenti della vaccinazione, gli faremo visitare un paio di centri vaccinali per fargli vedere la nostra efficienza”.

Le dosi

Il Veneto può accelerare perché, in questo momento, c’è grande disponibilità di dosi. A inizio mattinata del 29 aprile, le scorte erano pari a 268.494, di cui 53.941 di AstraZeneca, 10.236 di Johnson&Johnson, 34.797 di Moderna e 169.521 di Pfizer (di cui sono arrivate mercoledì 185 mila dosi). Per sabato sono annunciate le consegne di altre 151.100 dosi di AstraZeneca, 12.800 di Johnson&Johnson e 20.500 di Moderna.

Poi, la prossima settimana, arriveranno quindi complessivamente 356.390 dosi, in quella del 10 maggio 201.490 e in quella del 17 maggio 222.750 tra le varie tipologie di sieri. Intanto, Zaia chiede “chiarezza sulla garanzia dei richiami” dopo che l’Europa ha dichiarato di non voler rinnovare i contratti con AstraZeneca e Johnson&Johnson, puntando sui vaccini a Rna messaggero.

Le linee guida

Nella riunione di ieri, la Conferenza delle Regioni ha approvato una serie di linee guida, sulla base del lavoro svolto dal gruppo tecnico, coordinato dal Veneto. Si va da ristoranti a terme, da parchi tematici a fiere e congressi, fino alle cerimonie. Il presidente Fedriga le ha quindi trasmesse al Ministero perché siano prese in considerazione al fine delle riaperture, chiedendo nel contempo alcuni anticipi, come quello dell’immediata riapertura nei weekend dei centri commerciali.

Quanto alle linee guida per le case di riposo, invece, il lavoro per riaperture e nuovi ingressi è completato, ma servirà un nuovo passaggio nazionale, tra lunedì e martedì. Nella riunione delle Regioni, a cui saranno chiamati anche Iss e Ministero, si punta infatti ad arrivare a regole uniformi per tutto il territorio nazionale, tenendo conto anche del green pass.

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