Attesa l’autorizzazione della Commissione tecnico scientifica dell’Aifa per la sperimentazione dell’antivirale Avigan
Le buone notizie iniziano ad arrivare: i contagi nel veneziano per il terzo giorno sono in calo. I nuovi positivi al l Coronavirus in provincia di Venezia sono passati da 110 registrati venerdì a 66.
La speranza contro Covid-19 viene anche da un farmaco giapponese.
Il Veneto è pronto infatti a sperimentare l’ Avigan. Lo ha annunciato il Presidente del Veneto Luca Zaia, che ha però ribadito che non si deve assolutamente “abbassare la guardia”
“Il protocollo è pronto -ha detto il governatore- Stiamo attendendo l’autorizzazione della Commissione tecnico scientifica dell’Agenzia Italiana per il Farmaco. Avigan – ha spiegato – non è l’unico farmaco che stiamo sperimentando. Ce ne sono altri sei, da soli o in combinazione, attualmente utilizzati a Padova, Questo perché, se c’è anche una minima possibilità per vincere Covid 19- ha concluso – riteniamo sia giusto provarla”.
Avigan, sviluppato e commercializzato da un’azienda giapponese, sembra sia stato utilizzato con successo a Wuhan, in Cina, epicentro dell’epidemia. L’antivirale avrebbe la capacità di bloccare il progredire della malattia nel 91% dei casi se somministrato per tempo, all’inizio della malattia.
Tra i farmaci sperimentati a Padova ci sono anche Tocilizumab, normalmente utilizzato contro la poliartrite con fattore reumatoide e Remdesivir, un antivirale già utilizzato in Africa contro la febbre emorragica Ebola.
Sempre sul fronte della lotta contro il Coronavirus, l’Agenzia europea per i medicinali (Ema) sta valutando 20 nuovi farmaci e 35 vaccini.
Sorveglianza attiva: identificazione di Covid a “cerchi concentrici”
Il Veneto procede con la sua strategia a largo raggio e conferma anche le misure dell’ordinanza regionale, più restrittiva rispetto all’ultimo decreto del governo.
Ma soprattutto, procede con il sistema di tamponi a campione.
“Ogni epidemia – ha illustrato il virologo Andrea Crisanti – si combatte in tre modi: con l’ospedale, con l’isolamento e con la sorveglianza attiva, che consente di stanare le persone che, inconsapevolmente, trasmettono il virus. Lo si fa procedendo con i tamponi a cerchi concentrici tra le persone che hanno frequentato chi si ammala”.
Al via il “Piano tamponi” anche per i sanitari di Ulss 3 Serenissima
Parte intanto martedì 24 marzo il piano per sottoporre al tampone anche gli operatori sanitari dell’Ulss 3 Serenissima nelle sedi di Mestre e Dolo. Mentre gli operatori del Servizio Igiene sono impegnati sui vari territori dove saranno sottoposti a tampone circa 4.000 operatori sanitari, si aggiungono ben 7.500 persone che saranno sottoposte al trattamento.
“Di queste 7.500 persone – sottolinea Luca Sbrogiò, direttore responsabile Prevenzione Ulss 3 Serenissima –1.200 sono già state sottoposte a tampone. Abbiamo iniziato con i dipendenti che sono direttamente impegnati nelle aree più critiche delle strutture ospedaliere come il Pronto Soccorso e le aree mediche e chirurgiche. Successivamente sottoporremo al tampone gli operatori delle aree materno-infantili, dei poliambulatori ospedalieri, dei servizi amministrativi e tecnici”.
Il “Piano Tamponi” a Mestre e Dolo
A Mestre sono oltre 550 gli operatori sanitari che saranno sottoposti al tampone. Di questi 124 medici di Medicina Generale, 19 pediatri, 18 medici di Continuità Assistenziale, 58 specialisti ambulatoriali interni e una cinquantina di operatori delle Medicine di Gruppo. Il controllo riguarderà anche 285 operatori sanitari delle farmacie e delle parafarmacie del territorio.
I tamponi si effettueranno nelle giornate di martedì 24 marzo, mercoledì 25 e giovedì 26 presso il Dipartimento di Prevenzione, in Piazzale Giustiniani a Mestre. Nelle giornate di venerdì 27 e sabato 28 , il lavoro proseguirà a Dolo. A Chioggia invece nelle giornate di sabato 21 e domenica 22 il trattamento ha riguardato 189 persone.
L’organizzazione per effettuare i controlli
“Il Piano tamponi” – spiega il dottor Sbrogiò – prevede la messa in campo di un’organizzazione specifica. E’ stato creato un Centro Unico per l’accettazione e sono coinvolti Microbiologia per la processazione dei tamponi, Farmacia territoriale per la predisposizione dei contatti con farmacie e parafarmacie e per l’organizzazione del calendario degli interventi, i Distretto sociosanitari per la parte medicina territoriale”.
E’ stato anche costituito al’interno del Dipartimento Prevenzione, come da indicazione regionale, una unità specifica con personale qualificato già operante in ambito ospedaliero”. A questa attività si aggiungono i controlli, sempre tramite tampone, che vengono fatti su persone con sintomi da Coronavirus soccorse dal Suem 118 e su quanti sono entrati in contatto con un caso accertato.
Le donazioni per l’ emergenza
L’Ulss 3 Serenissima nel ringraziare le molte persone, gli Enti e le associazioni che si stanno mobilitando per sostenere le strutture sanitarie in questo periodo complesso invita ad utilizzare esclusivamente il conto corrente istituito dalla Regione Veneto proprio per l’emergenza Coronavirus. Per chi volesse contribuire, può farlo alle seguenti coordinate:
IBAN: IT 71 V 02008 02017 000105889030
Causale: sostegno Emergenza Coronavirus, intestato a Regione del Veneto