Avviato da Italferr un progetto tecnologico sulla Basilica di Roma. Consentirà il costante monitoraggio per la salvaguardia del monumento
È il “regalo” che il Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane, in occasione del Natale 2022, ha voluto fare a uno dei monumenti-simbolo non solo di Roma, ma dell’Italia intera e di tutta la Cristianità, in vista del Giubileo del 2025.
Grazie al nuovo progetto già avviato da Italferr, la società di ingegneria del Polo infrastrutture del Gruppo FS, le ricchezze artistiche e architettoniche della Basilica di San Pietro potranno essere costantemente monitorate, a difesa della loro salvaguardia e della loro integrità, attraverso un “gemello digitale”.
“Abbiamo messo a disposizione del nostro committente, la Fabbrica di San Pietro, tutto il know how acquisito durante dieci anni di progettazione con modalità digitale di opere ferroviarie”, spiega Andrea Nardinocchi, amministratore delegato e direttore generale di Italferr.
Il “gemello digitale” di San Pietro
La tecnologia sviluppata da Ferrovie dello Stato è stata utilizzata, a partire dai mesi di luglio e agosto di quest’anno, per mappare e analizzare con complessi software digitali la Basilica, monitorandone tutti gli elementi, svelandone i più minuti dettagli, comprendendone la composizione e raccogliendo centinaia di migliaia di dati.
I risultati del delicato lavoro che, tramite rilievi geometrici interni ed esterni effettuati anche attraverso l’uso di laserscanner e georadar negli orari di chiusura al pubblico di San Pietro, hanno permesso di raccogliere oltre 3,1 terabyte di dati. Questi sono stati poi utilizzati per creare un “gemello” virtuale della Basilica Vaticana.
Nei due mesi di rilievi, i droni e i palloni aerostatici usati hanno permesso di scattare 15 mila foto per 630 Giga Pixel acquisiti.
Nelle due settimane successive, le nuvole di punti sono state sottoposte a un lavoro di post-elaborazione effettuato utilizzando in parallelo svariati computer.
Infine, con ulteriori due mesi di attività, sono stati sviluppati il modello informativo e il Digital Twin, o gemello digitale.
Le prospettive di utilizzo
L’intera mole di dati raccolti e rielaborati è già stata consegnata alla Fabbrica di San Pietro.
Il Digital Twin sarà utilizzato per raccogliere al suo interno il flusso di dati che saranno continuamente inviati dal sistema di sensori definito nel progetto di monitoraggio della Basilica.
Anche questi dati saranno elaborati e resi disponibili alla Fabbrica, al fine di individuare le eventuali future attività di manutenzione che si rendessero necessarie.
Sono infatti molteplici le potenziali applicazioni future del sistema, che sarà illustrato al pubblico appena terminata la prima fase di elaborazione dei dati raccolti.
Per esempio, utilizzando specifici algoritmi di calcolo si potrà investigare la capacità di risposta dell’opera alle sollecitazioni statiche e dinamiche, ma anche avere piena conoscenza dello stato di salute delle strutture, fino alla possibilità di progettare un sistema di monitoraggio strutturale permanente.