Non si fa a tempo a preoccuparsi per il veloce diffondersi della variante Delta che, dall’America, giunge notizia di una nuova mutazione del Coronavirus.
Si chiama variante Epsilon, definita Voc (Variants of concern) e, secondo i dati diffusi dalla banca internazionale Gisaid, che raccoglie le sequenze genetiche dei virus, sarebbe già presente anche in Italia.
Sarebbero al momento solo due i casi di positività rilevati nel nostro Paese e poco diffusa questa variante è anche in Europa.
La preoccupazione per la nuova variante
Ma l’allerta è alta perché, come sottolineato dal biochimico dell’Università di Washington a Seattle Matthew McCallum nella sua pubblicazione sulla rivista Science, la Epsilon sarebbe una mutazione tra le più pericolose del coronavirus.
Questo se non altro perché resiste sia agli anticorpi generati dall’infezione che a quelli prodotti dai vaccini a Rna messaggero.
Se il grado di allarme è chiaro in termini di contagiosità, in quanto annullerebbe la protezione dei vaccini, ancora non è dato sapere però se sia altrettanto giustificato per quanto riguarda la sua letalità.
Lo studio di Epsilon
Il ricercatore, come si apprende dall’agenzia Ansa, ha analizzato 57 campioni e il plasma prelevato da 15 persone vaccinate con due dosi di Moderna, da 33 vaccinate con due dosi di Pfizer-BioNtech e da 9 guariti da SarsCoV2.
Arrivando alla conclusione che la Epsilon è tra le varianti che più destano preoccupazione perché le sue tre mutazioni si trovano sulla proteina Spike, che il virus “usa per entrare nelle cellule” e questo le consente di resistere agli anticorpi.
La diffusione di Epsilon
Identificata per la prima volta a inizio 2021 in California, la variante Epsilon, secondo la banca dati Gisaid è ora presente in 44 Paesi.
In Europa il maggior numero di casi rilevati è in Danimarca, dove sono 37 i positivi a Epsilon. Seguono la Germania, con 10 casi, Irlanda e Francia con 7, Olanda e Spagna con 5, Svizzera con 4, Norvegia con 3, Svezia, Finlandia e Italia con 2 e Belgio con 1.
Tra i Paesi extra europei, oltre che negli Stati Uniti, la variante Epsilon è stata sequenziata in Corea del Sud, India e Giappone.
L’Oms: in autunno rischio nuova ondata
Nel frattempo, anche l’Oms, l’Organizzazione Mondiale della Sanità, mette le mani avanti, annunciando che ci sono le condizioni, a fine estate, per una nuova ondata della pandemia.
“La copertura media vaccinale è solo del 24% e la cosa più grave è che metà dei nostri anziani e il 40% del nostro personale sanitario è ancora senza protezione – ha detto il direttore regionale Oms per l’Europa Hans Kluge nel corso di una conferenza stampa – Dopo due mesi di calo i contagi sono aumentati del 10%. Nuove varianti, copertura vaccinale insufficiente e aumento dei contatti sociali possono farci subire una nuova ondata”.
Consuelo Terrin