Via libera anche di Aifa al vaccino per i bambini in età compresa tra i 5 e gli 11 anni. Potrà essere somministrato dopo la metà di dicembre.
Per prenotarlo si potrà procedere come di consueto tramite i portali delle Ulss, che dovrebbero aprire già dalle prossime ore.
La struttura commissariale ha programmato in questa prima fase la distribuzione di 1,5 milioni di dosi.
I vaccini saranno fatti negli hub come per gli adulti, ma alcune regioni si stanno attrezzando per allestire hub pediatrici ad hoc, come nel caso dell’ospedale pediatrico bambin Gesù di Roma e del Gaslini di Genova. Sarà inoltre possibile ricevere il vaccino presso il proprio pediatra, qualora questi abbia dato disponibilità.
I bambini devono essere informati
Il numero di bambini interessati in italia è di 3,7 milioni.
Ai bambini che faranno il vaccino sarà somministrata una prima dose di Comirnaty di Pfizer e, a distanza di tre settimane, la seconda. Le dosi saranno ridotte rispetto a quelle degli adulti. Ai bambini, infatti, sarà somministrato un terzo del siero, pari a 10 microgrammi..
Sul vaccinare o meno il minore decidono, come prevede la legge, i genitori o chi ne esercita la patria potestà, ma il bambino dovrà essere informato e la sua opinione sarà tenuta in conto.
“Il vaccino può evitare conseguenze gravi”
Nel parere a favore della vaccinazione ai più piccoli, il Cts (Comitato Tecnico Scientifico) ha sottolineato che “sebbene l’infezione da Sars-Cov-2 sia sicuramente più benigna nei bambini, in alcuni casi essa può essere associata a conseguenze gravi, come il rischio di sviluppare la sindrome infiammatoria multisistemica (MIS-c), che può richiedere anche il ricovero in terapia intensiva“.
Chi non dovrà fare il vaccino
Saranno esentati dalla vaccinazione anti-Covid i bambini che hanno forme gravi di asma o allergie agli eccipienti presenti nel medicinale.
I bambini che prendono farmaci immunomodulatori o biologici saranno invece sottoposti a una valutazione individuale prima dell’ok alla vaccinazione.
Gli studi e i dati esaminati
“I dati che abbiamo sul vaccino anti Covid ai bambini – afferma Patrizia Popoli, presidente della Commissione tecnico-scientifica dell’Aifa – sono sufficienti per questa estensione pediatrica. Abbiamo uno studio fatto su 3000 bambini, con dose ridotta e cioè un terzo della dose: il vaccino si mantiene efficace e senza eventi avversi preoccupanti, solo reazioni locali, un po’ di febbre e mal di testa in alcuni casi”
Popoli: “Sei bambini su 1000 vengono ricoverati per Covid”
La decisione di vaccinare anche i più piccoli arriva dopo il numero sempre più in crescita di giovanissimi positivi.
“Il Covid nei bimbi – afferma la Popoli – non è sempre blando, c’è ad esempio la sindrome infiammatoria multisistemica e questa può essere grave. Sei bambini su 1000 finiscono in ospedale. C’è un rischio”.
Negli Usa già oltre 3 milioni i bambini vaccinati
Sull’efficacia del vaccino si è espressa anche Maria Paola Trotta, coordinatrice dell’Unità di crisi dell’Aifa dedicata al Covid.
“Lo studio fatto ha incluso oltre 3.000 bambini vaccinati e i dati hanno mostrato elevati livelli di efficacia intorno al 91%“, ha rilevato.
A questi numeri poi vanno aggiunti quelli già presenti nel database di farmacovigilanza degli Usa, dove la vaccinazione ai giovanissimi è partita dal 29 ottobre e finora riporta un numero di bambini vaccinati di oltre 3 milioni.
Non sono state registrate particolari reazioni su questi numeri e questo rassicura anche chi è un po’ più scettico”.
Anche perché, come ha sottolineato Trotta, “non solo sono stati rivisti tutti i dati dello studio italiano e del dossier presentato all’Agenzia Europea dei Medicinali ma la Commissione Tecnico scientifica dell’Agenzia italiana del Farmaco si è premurata di cercare informazioni anche dai dati accessibili di database di farmacoviglianza degli Stati Uniti, che riguardano segnalazioni spontanee“.
Valentina Rossi