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"Vaccino obbligatorio per i lavoratori". La richiesta della Cisl del Veneto

"Vaccino obbligatorio per i lavoratori". La richiesta della Cisl del Veneto
il segretario generale della Cisl Veneto, Gianfranco Refosco

Avviata la campagna di sensibilizzazione #vacciniamo il lavoro veneto

Obbligare per legge alcune categorie di lavoratori a vaccinarsi contro il Covid-19.
È questa la richiesta avanzata dalla Cisl del Veneto affinché il governo provveda a non lasciare su base volontaria la decisione di effettuare o meno il vaccino contro il coronavirus.
Nel frattempo, la stessa Cisl ha attivato la campagna di sensibilizzazione“#vacciniamo il lavoro veneto”.

La legge per l’obbligo di vaccinazione dei lavoratori

Come ha sottolineato il segretario generale della Cisl Veneto, Gianfranco Refosco, l’idea di una legge che renda obbligatoria la vaccinazione contro il coronavirus, in particolare per alcune tipologie di lavoratori, non è campata in aria. “Ci sono già alcuni precedenti in tal senso– ha sottolineato –. Ad esempio, i lavoratori del settore manifatturiero sono obbligati ad effettuare l’antitetanica. E i medici e il personale ospedaliero devono sottoporsi a vaccinazione obbligatoria contro l’epatite.“Serve un provvedimento di legge e proveremo a coinvolgere in tal senso i rappresentanti regionali in Parlamento perché si facciano promotori dell’iniziativa. Il vaccino – ha concluso – oltre che un diritto per tutti, pur nel rispetto delle priorità, deve essere visto anche come un dovere e una responsabilità civica”.

campagna vacciniamo lavoro veneto

Nuovi protocolli per un lavoro sempre sicuro

Per questo, il sindacato sta predisponendo appositi strumenti di comunicazione per dare il proprio contributo alla campagna di informazione.
Tra le altre richieste della Cisl, l’istituzione di un tavolo regionale per costruire una campagna vaccinale congiunta, l‘implementazione del personale e un aggiornamento dei protocolli di sicurezza dei luoghi di lavoro perché “sono questi protocolli – ha rilevato il segretario – ad aver reso possibile la ripartenza delle attività produttive con pochissimi focolai”. Infine, si chiede di inserire tra i soggetti prioritari anche il personale non dipendente degli ospedali e chi svolge servizi a domicilio, come le badanti.

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Tag:  Lavoro, vaccino