Da giovedì 3 giugno 2021, chiunque abbia più di 16 anni potrà prenotare la propria vaccinazione contro il Covid-19.
Subito dopo, potranno vaccinarsi anche i ragazzi tra i 12 e i 15 anni: dopo l’Ema, l’Agenzia europea del farmaco, anche l’Aifa e la Commissione Europea hanno dato il loro ok per il vaccino di Pfizer-BioNTech.
Protette le categorie prioritarie, con il venir meno dei limiti di età la campagna vaccinale italiana punta dunque a una nuova accelerazione. Anche perché a giugno sono annunciate forniture per una media di 700 mila dosi al giorno.
La premessa è infatti sempre la disponibilità effettiva di dosi. Ma, riuscendo a mantenere gli attuali ritmi di somministrazione, il raggiungimento dell’immunità di gregge potrebbe sostanzialmente avvenire prima della fine dell’estate. Pur con tempistiche leggermente diverse tra regione e regione, la copertura del 70% della popolazione dovrebbe essere completata tra agosto e settembre (con la sola eccezione della Provincia di Trento, per il quale l’orizzonte temporale è il 15 ottobre).
La vaccinazione senza limiti d’età
Saranno le singole Regioni a gestire concretamente, anche nelle tempistiche, la nuova fase della campagna vaccinale. C’è ad esempio chi, come la Liguria, ha già aperto alcuni slot per la prenotazione dei maggiorenni, con un vero e proprio boom di richieste.
È stato però possibile garantire l’appuntamento soltanto ai primi che si sono prenotati sul portale, fino all’esaurimento delle dosi disponibili: 24.295 nel primo open day e 20.500 nel secondo.
Per la vaccinazione degli over 16 potranno essere impiegati tutti e 4 i tipi di sieri autorizzati: Pfizer-BioNTech, Moderna, AstraZeneca e Johnson&Johnson. Richiesto, all’atto della prenotazione, l’inserimento di codice fiscale e numero di tessera sanitaria. Le prenotazioni si potranno effettuare principalmente attraverso i portali web allestiti dalle Regioni. C’è chi, come Abruzzo, Basilicata, Calabria, Marche, Sardegna e Sicilia si appoggia alla piattaforma di Poste Italiane. La maggior parte delle Regioni e Province autonome, però, ha allestito una propria piattaforma autonoma.
L’immunità di gregge regione per regione
A livello puramente indicativo, basandosi sull’andamento fin qui registrato dalla campagna vaccinale, c’è chi ha calcolato la data di raggiungimento dell’immunità di gregge regione per regione.
La prima a raggiungere la copertura del 70% dei residenti potrebbe così essere l’Umbria, attorno al 20 agosto, seguita di un paio di giorni da Campania e Friuli Venezia Giulia.
Entro fine agosto potrebbero essere 7 le regioni e le province autonome a tagliare il traguardo, seguite comunque a breve distanza anche dalle altre. Escludendo, come detto, Trento, anche Emilia-Romagna e Veneto dovrebbero arrivare all’immunità di gregge negli ultimi giorni d’estate.
Le Regioni hanno inoltre predisposto numeri verdi per risolvere i problemi e facilitare la prenotazione, coinvolgendo anche le farmacie e spesso i Comuni nell’assistenza alla prenotazione.
Oltre ai centri vaccinali, la rete delle farmacie è stata poi coinvolta anche nella successiva fase di somministrazione, così come i medici di base. E c’è anche chi, come la Toscana, sta valutando la possibilità di introdurre un canale preferenziale per gli studenti che sosterranno l’esame di maturità e per chi ha programmato a breve il matrimonio.
Il vaccino per i più giovani
Intanto, l’abbassamento del limite d’età da 16 a 12 anni per la vaccinazione contro il Covid apre una nuova frontiera. “Gli Stati membri possono ora decidere di estendere la loro campagna ai più giovani”, ha annunciato la commissaria dell’Unione Europea alla Salute, Stella Kiyriakides. Un passo che si basa sulle rassicuranti valutazioni di Ema, confermate da Aifa. “I dati disponibili dimostrano l’efficacia e la sicurezza del vaccino anche per i soggetti compresi tra 12 e 15 anni” ha spiegato l’Agenzia italiana.
Un ruolo determinante, nella vaccinazione dei più giovani, saranno chiamati a svolgerlo i pediatri. La valutazione della Federazione italiana medici pediatri è che l’intera classe d’età di ragazzi italiani tra 12 e 16 anni possa essere vaccinata in un paio di mesi. Un risultato che sarebbe fondamentale per la ripresa del nuovo anno scolastico, a settembre, con gli studenti messi in sicurezza dal rischio di contagio.
Alberto Minazzi