Sarà disponibile anche in Italia, dal 24 febbraio, il vaccino americano Novavax.
La notizia è stata data dal direttore generale dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa), Nicola Magrini, ospite di ‘Elisir’ su Rai Tre.
“E’ un vaccino proteico, come quelli antinfluenzali – ha spiegato-. Sarà una piccola integrazione. Noi abbiamo vaccinato prevalentemente con i due vaccini a mRna su cui non c’è da avere alcun dubbio rispetto al Dna e alle interferenze geniche, genetiche o perfino di fertilità. Questo vaccino comunque, per alcuni che sembrano preferirlo, sarà presto un’opzione”.
Novavax è il quinto vaccino approvato dall’Agenzia Europea del Farmaco (Ema) e dall’italiana Aifa.
E’ un vaccino “classico”, che parte della popolazione poco incline alle novità potrebbe trovare più consono. Si basa sull’utilizzo delle proteine.
Tra queste, la proteina Spike del Sars-Cov-2 prodotta in laboratorio, insieme a un adiuvante, cioè una sostanza che aiuta a rafforzare la risposta immunitaria.
Il sistema immunitario, riconoscendo la proteina come estranea, risponde infatti producendo difese naturali come anticorpi e cellule “T”.
Queste si attiveranno in caso di eventuale contatto dell’organismo con il coronavirus, impedendone l’ingresso nelle cellule e distruggendo quelle infette.
Come gli altri vaccini, anche Novavax prevede 2 somministrazioni, effettuate a 3 settimane di distanza l’una dall’altra. Gli effetti collaterali emersi dai test sono stati generalmente lievi o moderati, con una durata di massimo un paio di giorni dall’inoculazione.
Tra i più comuni effetti indesiderati, sensibilità o dolore al sito di iniezione, stanchezza, dolori muscolari, mal di testa, sensazione generale di malessere, dolori articolari e nausea o vomito.
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Vaccini: Novavax disponibile a partire dal 24 febbraio
10 Febbraio 2022
Tag: coronavirus, vaccini