L’annuncio del ministro, che aggiunge: “Credo che si potrà somministrare insieme a quello contro l’influenza”
Tra 5 giorni, con l’equinozio di sabato 23 settembre alle 8.49 ora italiana, l’estate sarà ufficialmente finita. Ma i preparativi per l’autunno 2023 sono già entrati nel vivo.
Soprattutto dal punto di vista sanitario, visto che le Regioni stanno finendo di definire l’avvio della somministrazione dei vaccini antinfluenzali, che partirà da ottobre.
Due inoculazioni separate, un unico appuntamento
La campagna, per la prima volta dalla fine ufficiale della pandemia, sarà portata avanti assieme a quella per la prevenzione del Covid.
Che potrebbe addirittura anticiparla di qualche giorno, visto che il ministro della Salute, Orazio Schillaci, ha annunciato la disponibilità delle dosi dei vaccini Covid aggiornati alle nuove varianti, soprattutto Eris, già dall’ultima settimana di settembre.
In ogni caso, ha precisato il ministro, è assai probabile che, una volta avviate, le due campagne vaccinali possano procedere di pari passo visto che, sempre secondo quanto dichiarato in un’intervista su Rtl 102.5 da Schillaci, pur con inoculazioni separate, le due somministrazioni dovrebbero poter essere effettuate nella stessa occasione. Anzi, è proprio questo, il suo consiglio: “Partiremo anche con una campagna per ricordare ai cittadini di vaccinarsi oltre che per il Covid anche per l’influenza”.
Vaccini Covid aggiornati
In attesa dell’arrivo dell’influenza, in ogni caso, il Covid è già tornato di attualità, peraltro in linea con quelle che erano le previsioni degli esperti.
“I numeri dei contagi Covid in assoluto – ha commentato Schillaci nella stessa intervista – sono aumentati ed era prevedibile: veniamo dal periodo estivo dove c’è movimento di persone”.
Al tempo stesso, però, il ministro sottolinea che “non c’è allarmismo: i dati che ci interessano sono i ricoveri e gli accessi nelle terapie intensive e sono dati trascurabili e siamo fiduciosi”.
Schillaci: “Vaccinazione resta presidio fondamentale”
Per la prevenzione, dunque, si punta con decisione sulla vaccinazione, definita dal ministro “un presidio fondamentale”.
E se le categorie alle quali è fortemente raccomandato di vaccinarsi sono i fragili, gli ultrasessantenni e gli operatori sanitari, è stata confermata ancora una volta la gratuità per chiunque avesse deciso di sottoporsi alla vaccinazione.
“Stiamo valutando – ha precisato Schillaci – la distribuzione insieme alle Regioni. Conteremo molto sulle farmacie, ma soprattutto sui medici di medicina generale”.
Il tema delle scuole
La fiducia del ministro non viene meno neanche pensando a quello che potrebbe essere l’impatto sulla curva dei contagi legato alla riapertura delle scuole.
“I dati potrebbero crescere ancora – ammette -.Ma è giusto che i ragazzi continuino ad andare a scuola: sono stati quelli che hanno sofferto moltissimo durante il lockdown, molti ne pagano ancor oggi a distanza sofferenze psicologiche, per cui nessun allarmismo e sicurezza”.
Il tutto in attesa dell’esito, atteso al massimo entro domani, del tavolo interministeriale con il Ministero dell’Istruzione, chiamato a decidere sul tema delle eventuali misure da adottare in classe.
Alberto Minazzi