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Vaccini in età pediatrica: "Un' opportunità per proteggere i nostri bambini"

Vaccini in età pediatrica: "Un' opportunità per proteggere i nostri bambini"
@Franco Locatelli social

La definisce una “grande opportunità”. E sottolinea che “dobbiamo salutare con gioia il fatto che le famiglie italiane possano usufruire di questa opportunità di vaccinare i più piccoli” perché così è possibile “proteggere i nostri bambini dal rischio di sviluppare la malattia grave che, seppur raramente, comunque impatta in età pediatrica, causando anche delle morti”.
Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore della sanità e coordinatore del Comitato Tecnico Scientifico (Cts), è fermo su questo punto e lo ha ribadito durante la conferenza stampa sull’avvio della vaccinazione dei bambini in età compresa tra i 5 e gli 11 anni che si è tenuta al Ministero della Salute.

I dati di Ecdc

Dati alla mano, ha rilevato come ogni 10 mila casi di coronavirus nei bambini, 65 finiscano con il ricovero ospedaliero, 6 nelle terapie intensive e 1 con il decesso.
Ma a queste cifre statistiche, fornite dall’Ecdc, il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, ricorda Locatelli, vanno aggiunte quelle di altre conseguenze che spesso i genitori non considerano: quelle derivanti dalla sindrome multinfiammatoria sistemica.

La Mis-C

Si tratta infatti di una patologia, forse poco nota, che il coronavirus può innescare e che non va affatto sottovalutata.
“Il 45% dei casi vengono a essere diagnosticati nella fascia di età che è da oggi oggetto della vaccinazione anti-Covid, 5-11 anni – ha spiegato Locatelli- Il 70% di questi bambini può arrivare a richiedere un ricovero in terapia intensiva. Lo strumento offerto dai vaccini – ha concluso – serve quindi a proteggere anche rispetto a questa sindrome”.
Sono 250 mila i bambini che hanno contratto il Covid in Italia. 1450 di loro sono stati ricoverati e per 36 si è reso indispensabile il ricorso alla terapia intensiva.
10 non ce l’hanno fatta.

Il Long Covid

Per tutti gli altri, si è aperta la fase post Covid ma, anche in questo caso, per molti di loro non ha significato una totale guarigione.
Il Covid è una malattia insidiosa e il cosiddetto “long Covid” colpisce anche i bambini.
“Vi sono evidenze – ha ricordato Locatelli –  che una percentuale quantificabile, secondo alcuni studi, nell’ordine del 7%, può sviluppare i sintomi prolungati da patologia da Covid 19. Offrire ai bambini la vaccinazione – ha concluso-  risponde dunque pienamente alla sensibilità genitoriale di offrire il meglio per la tutela della salute dei propri figli e rappresenta un atto di amore nei loro confronti“.

Consuelo Terrin

Mis-C: la conseguenza del Covid che colpisce i bambini

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Tag:  coronavirus