La campagna vaccinale contro il Covid del Veneto continua a ritmi spediti. Tant’è che, dopo le 28.317 somministrazioni delle ultime 24 ore, i posti liberi sono rimasti solo 2 mila circa.
«Ma possiamo anticipare – ha rivelato il presidente della Regione, Luca Zaia – che nelle prossime ore, e comunque entro domani, saranno inseriti nel sistema e prenotabili 80 mila nuovi posti tra il 9 e il 16 giugno. E se non li vedo occupati, siamo pronti ad aprire ulteriormente la vaccinazione anche ad altre categorie, indipendentemente dall’età. Fermo restando che ci mancano vaccini, perché le circa 210 mila dosi a settimana di qui a fine maggio non sono per noi grandi numeri».
La risposta delle fasce d’età
Zaia ha quindi invitato tutti coloro che hanno da 40 anni in su e sono interessati a vaccinarsi di prenotarsi quanto prima. La risposta, in ogni caso, è stata fin qui ottima da parte di tutte le fasce d’età. Sommando vaccinati e prenotati, gli over 80 sono al 97,4%, gli over 70 all’83,7%, i 60-69 al 78%. In poco più di una settimana, gli over 50 sono già al 65% e in un paio di giorni i quarantenni sono già al 41%, con un’adesione iniziale, ha sottolineato il presidente, ancor migliore dei cinquantenni. «Posso dire che la campagna vaccinale, in Veneto, sta andando alla grande», ha concluso Zaia, sottolineando che le dosi iniettate sono per ora 2 milioni e 311 mila.
Il possibile anticipo dei richiami
Il Dipartimento di prevenzione, intanto, sta completando una circolare che stabilirà come la sesta e ultima settimana fissata per il richiamo del vaccino possa essere anticipata da 42 fino a 35 giorni. «Cerchiamo – ha motivato il presidente – di agevolare il più possibile i vaccinandi. Se qualcuno, ad esempio per impegni di lavoro o anche vacanze fissate, sa già che avrebbe difficoltà a ricevere la seconda dose, può richiedere l’anticipo al momento della prenotazione del richiamo». Chi si è già prenotato, potrà comunque modificare la data. E resta invece fissata in 21 giorni la seconda somministrazione per gli oncologici.
In attesa di Roma su coprifuoco e riaperture
Zaia ha anche illustrato la sua posizione in attesa delle indicazioni che dovrebbero arrivare oggi dalla cabina di regia. «Mi sembra – ha premesso – che non sia più un tabù parlare di eliminare il coprifuoco. Sono ore cruciali, nel dibattito nazionale, che ci vedono come osservatori. Ma qualche pensierino a mettere mano al coprifuoco o a riaprire i ristoranti all’interno e le piscine al coperto lo stiamo facendo. È vero che con la bella stagione il virus rallenta. Ma io penso che abbia senso accompagnare questo processo, allentando un po’ le misure per fare in modo che l’economia possa ripartire».
Turismo, tamponi fai da te e numeri
La riflessione sull’economia si lega, in Veneto, soprattutto al turismo. «Ho l’impressione – ha affermato Zaia – che non ci preoccuperà tanto l’alta stagione, cioè luglio e agosto, perché la vera perdita si registrerà nella fase iniziale della stagione: la comunicazione di coprifuoco o green pass di certo non stimola a prenotare». Il presidente ha però sottolineato anche due buone notizie. La prima è l’autorizzazione ottenuta dal primo tampone fai da te, che sarà in vendita a qualche euro. La seconda è il numero dei ricoveri, che è sceso sotto quota 1.000, esattamente 991 tra area non critica e terapie intensive.