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Vacanze estive? Sì, ma all'aria aperta

Vacanze estive? Sì, ma all'aria aperta
vacanze outdoor

E’ il tema caldo di queste giornate, il turismo.
Gli italiani sono in fermento in vista delle vacanze pasquali, che non potranno fare in Italia e che paradossalmente potrebbero fare all’estero rispettando le precauzioni imposte dai singoli Stati e quelle firmate ieri dal ministro Speranza per il rientro in Italia.
C’è la voglia del Paese di ripartire e di partire, di evadere anche per poco, anche non tropo distante da casa.
Se l’emergenza sanitaria non da’ certezze sugli spostamenti, i governi sono però già all’opera per consentire al comparto turistico di riprendere. L’obiettivo è di arrivare all’estate con il numero maggiore possibile di vaccinati e permettere così viaggi in maggiore sicurezza.

E proprio la sicurezza è il fattore scatenante di un mercato che gli esperti sono certi sarà in crescita nell’estate 2021 quello del turismo outdoor oper air. Le vacanze saranno di prossimità e prediligeranno campeggi, villaggi turistici, rifugi montani e agriturismi.

vacanze in campeggio

La prossima stagione

Nella prossima stagione estiva saranno tra i 45 e i 49 milioni i viaggiatori che sceglieranno strutture all’aria aperta per le proprie vacanze in Italia.
Di questi,  il 55% sono italiani. Questo è quanto emerge dalle previsioni sul comparto nazionale della quinta edizione dell’Osservatorio del Turismo Outdoor di Human Company, realizzato in collaborazione con THRENDS, società specializzata in analisi e strategie nel settore Tourism & Hospitality.

I possibili scenari

Il report parte dall’analisi della situazione delle restrizioni e delle vaccinazioni nei mercati “incoming” e utilizza i dati Istat del triennio 2017-2019 come riferimento per lo storico.
A fronte di un numero di presenze in periodi pre covid che registravano una media di circa 81 milioni di presenze per una spesa di 4,3 miliardi di euro, quelli che vengono ipotizzati sono due scenari.
Nel “caso migliore”, che prevede un allentarsi delle restrizioni al 30 aprile, la perdita di spesa complessiva sul territorio italiano equivarrebbe a 435 milioni di euro con 49 milioni di presenze.
Nel  “caso peggiore”, qualora le restrizioni dovessero protrarsi sino al 30 maggio, la perdita raggiungerebbe i 686 milioni di euro a 45 milioni di presenze.

Le perdite

Nel primo caso, secondo lo studio, sulle presenze dei primi 5 mercati esteri , quindi Germania, Paesi Bassi, Svizzera, Austria e Francia, si riscontrerà una perdita contenuta tra -19% e -29%, mentre il mercato domestico italiano si attesta su -3,2%.
Nel caso peggiore, invece, ( restrizioni fino a fine maggio) si stima un calo delle presenze estere che va dal -27% di Germania e Austria al -34% dei Paesi Bassi, con il mercato italiano che arriva a toccare un calo del -13,8%. La domanda italiana però, secondo le stim,e vedrà un recupero completo ad agosto e settembre

Vacanze outdoor in crescita

La vacanza open air sembra destinata a essere la nuova forma dei viaggi italiani. Una ricerca di Istituto Piepoli realizzata su un campione rappresentativo della popolazione italiana e un gruppo selezionato di operatori del settore,  rileva un’area di favore per il turismo sostenibile del 75%.

vacanze in montagna
Il 17% delle persone intervistate ha dichiarato che sarebbe certamente propenso a pagare di più per una vacanza sostenibile, mentre il 58% lo farebbe.

Lo sviluppo del settore del turismo sostenibile è in netta crescita. Unita alla sicurezza che una vacanza open air può garantire, rappresenterà il trend turistico dell’estate 2021.

Valentina Rossi

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Tag:  viaggi