Pubblicata la classifica che guarda agli impatti ambientali e sociali: Sapienza e Bologna sul podio, nel Mondo guida Toronto
La “sostenibilità” è un concetto estremamente articolato, ricomprendendo un ventaglio di aspetti che variano dall’impatto ambientale, a quello sociale, fino alla governance. È sulla base di questi criteri che Quacquarelli & Simmonds realizza il proprio “QS World University Rankings: Sustainability” che, con la appena pubblicata classifica 2025 è arrivato alla terza edizione.
E se, nel ranking 2025, il podio vede nell’ordine le Università di Toronto in Canada, l’Eth di Zurigo (Svizzera) al secondo e l’Università di Lund (Svezia) e della California di Berkeley (Usa) appaiate al terzo, la migliore d’Italia si è confermata l’Università di Padova, al 110° posto assoluto, il 53° in Europa, con un punteggio di 85,5 che la posiziona, nel contesto nazionale, davanti alla Sapienza di Roma (82,6) e all’Università di Bologna (80,3).
I criteri del ranking
La graduatoria cerca di individuare quali siano, tra 1751 atenei di tutto il Mondo, quelli che stanno maggiormente aprendo la strada alla sostenibilità sociale e ambientale, analizzando una serie di indicatori progettati appositamente per misurare la capacità di affrontare le maggiori sfide: da sostenibilità, educazione e ricerca ambientale, a uguaglianza, scambio di conoscenze, impatto dell’istruzione, occupabilità e opportunità, salute e benessere, buon governo.
Gli ambiti hanno un peso diversificato, nel giudizio finale: sociale e ambientale incidono ognuno per il 45%, la governance per il restante 10%. E anche le sottocategorie non sono tutte uguali. Nell’ambito sociale, la cosiddetta “equality” vale il 12%, la prospettiva lavorativa e la capacità di collaborazione per un 10% ciascuna, l’impatto sull’educazione pesa per il 7% e l’attenzione alla promozione di salute e benessere personale per il 5%.
Passando alle categorie dell’ambito ambientale, alla formazione su queste tematiche è assegnato un valore del 17%, alla sostenibilità ambientale (cioè gli accordi di partnership, le politiche e le strategie messe in atto per raggiungere la neutralità di emissioni di gas serra) del 15%, mentre la ricerca condotta su tematiche energetiche e produttive sostenibili vale il 13%.
Le Università italiane più sostenibili
Scorrendo i punteggi assegnati, Padova spicca negli indicatori relativi alla ricerca ambientale (93,4 punti) nel primo ambito, in salute e benessere (94,9) nell’ambito sociale e ha anche un’ottima governance (94,8). La qualità nella governance è elevata anche per la Sapienza (95,9), 150^ assoluta al Mondo, e Bologna (95,5), al 177° posto. Per entrambe, punteggio altissimo (96,1 e 92,2) anche nello scambio di conoscenze.
A completare la top ten italiana sono, nell’ordine, Torino (79,5 punti, 188° posto), Milano (77,3, 220^), Pavia (75,8, 239^), Ca’ Foscari di Venezia (74,9, 262^ assoluta e 121^ tra le 556 Università europee analizzate, con i picchi di 91,2 per la ricerca ambientale e 91,4 per l’indicatore relativo alla salute e benessere), i Politecnici di Torino (74,6, 268°) e Milano con 73,9 punti che valgono il 278° posto, alla pari dell’Università di Firenze.
I commenti dell’Università leader
“Un ottimo risultato che gratifica l’impegno costante dell’Università di Padova verso una crescita sostenibile e responsabile”, ha commentato Daniela Mapelli, rettrice dell’Università di Padova. “Una crescita che passa attraverso la qualità della didattica e la varietà dell’offerta formativa, ma anche attraverso la ricerca teorica e applicata di nuove modalità di produzione di energia e di beni. Ci auguriamo che la nostra innovazione contribuisca a far ridurre alla società l’impatto sull’ecosistema che ci ospita Il riconoscimento ottenuto non è un punto di arrivo, ma ci stimola a proseguire su questa strada”.
L’ateneo patavino, ricorda la rettrice, ha intrapreso importanti iniziative per ridurre le emissioni di CO2, promuovendo la mobilità sostenibile, l’efficientamento energetico delle strutture e la gestione responsabile delle risorse. E, sul tema dell’inclusione e dell’equità propone, tra le varie iniziative, borse di studio e programmi di supporto mirati, favorendo pari opportunità per studentesse e studenti, indipendentemente dal loro background economico o sociale, con un’attenzione particolare a chi cerca di sfuggire da situazioni geopolitiche drammatiche.
Alberto Minazzi