Per il terzo anno consecutivo, la classifica della Shanghai Ranking Consultancy premia l’ateneo romano, unico del nostro Paese nella fascia 101-150
Se, tra le 1000 migliori università al Mondo, 42 sono italiane, la migliore tra queste resta “La Sapienza” di Roma.
Secondo l’organizzazione indipendente Shanghai Ranking Consultancy, l’ateneo capitolino, per il terzo anno consecutivo, merita un posto nella fascia dal 101° al 150° posto, seguito, nella fascia 151-200, dalla “Statale” di Milano e dall’Università di Pisa.
A commentare con soddisfazione il risultato ottenuto anche nel 2024 nella classifica Academic Ranking of World Universities è la rettrice Antonella Polimeni. Che sottolinea come sia il “segno del prestigio di cui il nostro Ateneo gode a livello internazionale, soprattutto grazie alla capacità di produrre ricerca scientifica di qualità in tutti gli ambiti disciplinari”.
Il ranking Arwu 2024
La classifica censisce 2500 università delle circa 18 mila stimate al mondo, selezionando le prime 1000 e classificandole sulla base di 6 parametri di valutazione.
Il 10% del punteggio complessivo è assegnato guardando ai premi Nobel e alle medaglie Fields conseguiti da ex studenti e il 20% per gli stessi riconoscimenti assegnati a ricercatori della singola università.
Un altro 20% si lega al numero di ricercatori altamente citati secondo Clairvate Analyics, così come alle pubblicazioni su Nature e Science e alle citazioni di pubblicazioni tecnologico-sociali. Il restante 10% deriva dalla correlazione di questi parametri con lo staff accademico, dando così un ulteriore parametro di produttività pro-capite.
Ne risulta una graduatoria che premia soprattutto le università statunitensi, a partire da Harvard, per il 22° anno al primo posto, seguita da Stanford e Mit.
La prima europea, quarta assoluta, è la britannica Cambridge, con la tradizionale rivale Oxford al sesto posto.
Il primo ateneo non di lingua inglese è invece la francese Paris-Saclay, 12^.
Le università italiane viste da Shanghai e i numeri de “La Sapienza”
Dopo le prime 100, la classificazione procede non con l’assegnazione di un posto esatto, ma con l’inserimento per fasce. Dopo le migliori 3 già citate, l’Italia vede dunque 5 altri atenei tra la 201^ e la 300^ posizione. Si tratta del Politecnico di Milano e delle università di Bologna, Padova, Torino e “Federico II” di Napoli.
Proseguendo con la graduatoria, sono 4 (Firenze, Genova, Milano-Bicocca e Trento) le università nella fascia 301-400. E ne rientrano nella prima metà delle 1000 selezionate tra le migliori in assoluto al mondo altre 6: “Sacro Cuore” e “Tor Vergata” di Roma, Università di Bari, Catania, Pavia e “Vita-Salute San Raffaele” di Milano, inserite tra il 401° e il 500° posto.
Il giudizio di Shanghai, per quanto riguarda “La Sapienza”, conferma intanto le valutazioni anche degli altri ranking internazionali di settore. La classifica per ambiti disciplinari di QS ha infatti collocato l’ateneo romano al 1° posto al mondo in “Classics & Ancient History”, unica università italiana a vantare un primo posto assoluto a livello internazionale. E, nella QS World University Rankings, “La Sapienza” è al 132° posto.
Alberto Minazzi
