La filosofia della candidatura: un grande evento per rilanciare il territorio
I Giochi Olimpici e Paralimpici Estivi costituiscono il più importante e complesso evento del Pianeta. L’impatto infrastrutturale, economico, finanziario, sociale e mediatico dei Giochi e del processo organizzativo per la loro realizzazione, è imponente. In termini macroeconomici si può ricondurre a punti percentuali del PIL, con ricadute virtuose che durano negli anni post evento e iniziano prima della sua celebrazione. Il progetto di candidatura Venezia2020 nasce da parte dei principali attori istituzionali del territorio metropolitano di Venezia in funzione di una grande opportunità e di un’esigenza. L’opportunità derivante da un contesto dalle grandi potenzialità e l’esigenza per il Nord Est del Paese di un forte acceleratore, che consenta di raggiungere e consolidare gli obiettivi di competitività internazionale e sviluppo sostenibile per quest’area strategica dell’Europa. In modo irripetibile si presenta di fronte a Venezia2020 un’opportunità da cogliere, generata dalla convergenza di una serie di fattori di successo: la forza globale del brand di Venezia; la capacità ricettiva dell’Area Olimpica, sia in termini quantitativi che qualitativi; un piano di investimenti infrastrutturali già in corso, in grado di garantire la massima efficienza economico-finanziaria; le grandi competenze organizzative a disposizione di una tradizionale “cultura del fare”; la compattezza e la trasversalità politico-istituzionale del consenso sull’iniziativa; un’antica, ricca e vincente tradizione sportiva del territorio; il più straordinario mix possibile di cultura, arte, offerta turistica, enogastronomia e grande evento sportivo; un tessuto di eccellenze imprenditoriali di livello internazionale pronto a sostenere il Progetto; la possibilità dei Giochi del 2020 nuovamente in Europa, dopo l’assegnazione a Rio nel 2016; la volontà del Governo italiano di riportare nel Paese la Fiamma Olimpica a 60 anni da Roma ’60.
I Giochi lasceranno un’eredità territoriale e nazionale che rafforzerà la sana attività fisica e mentale nei giovani e nella popolazione, amplificata a tutte le comunità del mondo dal fascino universale della Città di Venezia. Attraverso i Giochi Olimpici sarà possibile innescare un nuovo “Rinascimento” italiano: una rinascita morale, economica, sociale e imprenditoriale, guidata dal patrimonio storico, civile e culturale di Venezia, da mille anni crocevia tra Terra e Mare, Oriente e Occidente, Nord e Sud. I Giochi Olimpici e Paralimpici saranno una “veste temporanea” per Venezia, per una diffusione “eterna” e “globale” dello spirito Olimpico. I Giochi di Venezia sanciranno, infatti, un vero e proprio innovativo Patto per la pianificazione e l’integrazione urbana: tutte le infrastrutture permanenti, incluse quelle di trasporto e mobilità, sono state progettate già per l’uso della popolazione prima e dopo i Giochi del 2020, senza ulteriori grandi investimenti necessari e oneri eccessivi sul contribuente. I Giochi Olimpici fungeranno da trampolino di rilancio per una crescita equilibrata e sostenibile. Non semplicemente un grande evento, quindi, ma un fenomeno in grado di creare un bilancio energetico positivo, sia a livello tecnico che umano; di cambiare la vita a decine di migliaia di persone, creando opportunità di lavoro, innovazione, esperienza, formazione, competenza, crescita umana; di rigenerare e influenzare positivamente anche i valori dell’etica e della responsabilità sociale nel nostro Paese, partendo dall’affermazione dello sport come catalizzatore universale positivo, simbolo di salute fisica, ma anche di benessere mentale, crescita economica equilibrata e cooperazione pacifica.
Venezia 2020 celebrerà i Giochi nel cuore di una delle mete più desiderate dagli abitanti del Pianeta. Una pianificazione accurata garantirà che l’esperienza Olimpica ricada sulle tre anime della Città: centro storico, laguna e isole, terraferma, in uno scenario integrato unico ed irripetibile. L’Area Olimpica si completa con le due zone di gara autonome – Padova e Treviso – a pochi chilometri di distanza dal cuore dell’Anello Olimpico. Venezia 2020 offre quindi una soluzione naturalmente compatta e urbanisticamente integrata nell’evoluzione futura prevista per il territorio dell’Area Metropolitana. Una soluzione in grado di conciliare i bisogni dei cittadini con l’immensa opportunità di celebrare i Giochi riducendone sensibilmente l’impatto e garantendone la sostenibilità sociale. Il progetto riguardante i Giochi Olimpici estivi è, infine, coerente con i successivi Giochi Paralimpici a 360°. I due piani paralleli si nutrono a vicenda prima e durante i Giochi Olimpici del 2020 in termini di concetto, obiettivi, impegno e risorse. Inoltre, i Giochi Paralimpici estivi del 2020 produrranno un potente stimolo per il raggiungimento dell’ambizioso obiettivo di fare di Venezia una Città completamente e finalmente accessibile a tutte le fasce di età ed ai diversamente abili. L’organizzazione dei Giochi Olimpici e Paralimpici di Venezia2020 punterà ad un approccio integrato per indirizzare tutte le mille sfaccettature del grande evento in un’ottica di: pianificazione strategica; inserimento corretto e “indolore” nel tessuto economico e sociale del territorio; coinvolgimento e concertazione con tutti gli stakeholder; applicazione delle tecnologie e delle modalità architettoniche ed ingegneristiche “state-of-the-art” a disposizione; ottimizzazione delle risorse energetiche; miNima generazione di rifiuti e scarti; attenzione massima all’impatto ecologico e a quello sul territorio urbano; proposizione di concept innovativi nella gestione della mobilità e dei trasporti. In estrema sintesi un approccio “sostenibile”, affinché Venezia2020 sia al servizio dello sviluppo e della crescita organica della comunità e non, come spesso è accaduto in passato, un “corpo estraneo” proiettato all’interno di essa, di difficile se non impossibile gestione, una volta calato il sipario sul palcoscenico olimpico.
Il Progetto Olimpico e Paralimpico è caratterizzato non solo dall’obiettivo strategico di minimizzare l’impatto dell’evento sull’ambiente, ma anche da quello di trasformare l’organizzazione dei Giochi in un’occasione di valorizzazione territoriale e ambientale. La realizzazione delle strutture sarà volta alla “eco-sostenibilità” con l’utilizzo di energia da fonti rinnovabili, di materiali eco-compatibili e sarà accompagnata da un’efficiente gestione dei rifiuti. In questo modo il Progetto Olimpico genererà un impatto ambientale minimale, andando ad integrarsi, non ad aggiungersi, con progetti esistenti e rispondendo a domande di servizi già conclamate. La valorizzazione del binomio laguna-terraferma è un aspetto fondamentale in tutti gli interventi pianificati, il paesaggio lagunare caratterizzato dall’acqua e dal verde sarà un sicuro valore aggiunto per tutte le Zone Olimpiche, confermando l’unicità di questo territorio. Dei 26 impianti previsti nel Dossier Venezia2020 17 sono permanenti e 9 sono temporanei. Si tratta, cioè, di strutture mobili concepite secondo i più moderni standard di sicurezza, che potranno essere smantellate e rimosse al termine delle manifestazioni.
Una soluzione all’avanguardia, di minimo impatto sull’ambiente e che consente di ridurre al minimo le difficoltà che alcune città olimpiche hanno avuto per mantenere impianti enormi una volta terminato l’evento sportivo per cui erano stati costruiti. Venezia2020 parte dalla consapevolezza di un processo già in corso di cambiamento competitivo del NordEst del Paese, di questa area strategica dell’Europa e per l’Europa. All’incrocio di due corridoi da cui passa il futuro dell’UE, al centro di un’area ad alto reddito e tasso di scolarizzazione di oltre 30 milioni di abitanti, capitale di un’Area Metropolitana diffusa delle dimensioni di una grande Capitale del Mondo, dotata di risorse, know-how, infrastrutture, creatività e grande passione e capacità, con alle spalle una storia e una cultura millenaria: in questo contesto si andranno a collocare i Giochi Olimpici e Paralimpici del 2020, data spartiacque per il futuro delle giovani generazioni.
A CURA DEL COMITATO PROMOTORE DI VENEZIA 2020