Un gruppo di ricercatori del Massachusetts Institute of Tecnology MIT ha messo a punto un’alternativa per perdere peso
L’obesità è un problema che riguarda un numero sempre più crescente di persone. Nel mondo, ma anche in Italia, dove, secondo i dati Istat, sono 6 milioni gli obesi e 30 milioni le persone in sovrappeso.
La chirurgia potrebbe presto non essere l’unica soluzione.
Sono stati infatti di recente pubblicati su Science Advances i risultati di uno studio che in un vicino futuro potrebbe rappresentare una risposta decisamente meno invasiva: una pillola vibrante che stimola le terminazioni nervose dello stomaco comunicando al cervello che è tempo di smettere di mangiare.
Come funziona la capsula vibrante che dà sazietà illusoria
La pillola che vibra e crea una sensazione di sazietà si chiama Vibes, acronimo di Vibrating Ingestible BioElectronic Stimulator, ovvero Stimolatore BioElettronico Vibrante Ingeribile. Ha la dimensione di una grande compressa di 31×10 millimetri e, secondo quanto dimostrato dai ricercatori del Mit (il Massachusetts Institute of Technology, una delle più importanti università di ricerca al mondo),una volta ingerita dà la sensazione di pienezza dello stomaco.
La ricerca deve ancora essere condotta sugli esseri umani ma ha dimostrato che a 30 minuti dall’ assunzione della pillola, i maiali sui quali è stata testata hanno mangiato il 40% in meno di cibo rispetto a quanto fatto senza il dispositivo. Quanto evidenziato sui suini lascia ipotizzare che le vibrazioni attivino i ricettori di stiramento nello stomaco, simulando la presenza di cibo.
Lo stomaco, come spiega il team di studiosi, si distende quando si consuma un pasto stimolando le terminazioni nervose nella parete dell’organo che inviano messaggi al cervello attraverso il nervo vago, aumentando i livelli di vari ormoni coinvolti nel consumo di un pasto, tra i quali l’aumento dell’insulina e la diminuzione dell’ormone che stimola la fame. Questi danno origine a una sensazione di pienezza diminuendo quelli che provocano sensazione di appetito.
Nel corso della sperimentazione non sono stati rilevati effetti collaterali come infiammazione della mucosa gastrica, diarrea e vomito. Lo studio ha anche misurato la velocità con la quale i dispositivi passavano attraverso il sistema digestivo degli animali mostrando che venivano espulsi dopo circa quattro giorni. La pillola che vibra poi, prodotta su larga scala, avrebbe un costo variabile da pochi centesimi a un dollaro.
La nuova frontiera per dimagrire?
Gli scienziati, alla luce di quanto rilevato sperano di trasformare Vibes in un trattamento per l’obesità degli esseri umani.
“Prevediamo che la pillola Vibes venga ingerita a stomaco relativamente vuoto – dice il team del Massachusetts Institut of Technology – da venti a trenta minuti prima dei pasti. In questo tempo le vibrazioni, che sono alimentate da una batteria racchiusa nella capsula e possono essere attivate quando l’acido dello stomaco dissolve una membrana che la ricopre o da un timer, producono l’effetto di sazietà.
Insomma, la pillola che vibra potrebbe “essere un approccio alternativo e potenzialmente sinergico ad altre terapie oggi disponibili contro l’obesità – ha spiegato Giovanni Traverso, gastroenterologo e ingegnere biomedico professore associato presso il MIT e autore della ricerca”.
Nonostante gli esperimenti sui maiali abbiano dimostrato potenziali benefici nella riduzione dell’assunzione alimentare, va tuttavia considerato che nei pazienti obesi le terminazioni nervose possono diventare meno sensibili allo stiramento e che l’esperimento sugli animali non ci dice come sia percepita una pillola vibrante nello stomaco di un essere umano. Saranno ora ulteriori ricerche a dare le risposte sull’applicabilità e la sicurezza su pazienti umani.