Innovazione e tradizione si fondono nel progetto per i nuovi pontili pubblici di Venezia realizzati dall’azienda moglianese In.Te.Se. Srl
Un programma unitario, con lo scopo di razionalizzare e riordinare sia da un punto di vista formale che funzionale alcuni vecchi pontili ACTV. Un programma che ha conivolto anche VELA Spa nell’attuare la sostituzione delle strutture adibite a biglietteria. Un progetto realizzato dall’Architetto Pierpaolo Fugali che ha rivestito anche il ruolo di Direttore Lavori insieme all’Architetto Luca Gasparini.
In che cosa consiste, nel dettaglio, il programma di sostituzione di vecchi pontili per l’attracco dei vaporetti ACTV nella città di Venezia? «Si tratta per lo più non di interventi di trasformazione, dato che gli approdi esistevano già da prima, ma di rinnovamento e ampliamento per andare incontro alle esigenze di servizio, considerati i flussi che interessano al giorno d’oggi i pontili di ACTV, dato che precedentemente agli interventi il servizio veniva svolto in condizioni insufficienti, anche di messa in sicurezza e di adeguamento impiantistico».
A quali esigenze si è venuti incontro, a quali principi ci si è ispirati in particolare nella scelta dei materiali? «Avendo a che fare con un ambiente particolarmente aggressivo (salsedine, ambiente lagunare) la scelta era abbastanza circoscritta ed è ricaduta ovviamente su materiali che durano nel tempo, a parte il legno in facciata, di cui abbiamo comunque scelto delle essenze per esterni adatte all’ambiente “marino”, trattate con prodotti impregnanti e finiture con caratteristiche di protezione. La manutenzione di questi oggetti è sempre problematica, dato l’utilizzo costante dell’approdo e dovendo garantire la continuità del servizio di trasporto pubblico a cui è destinato. Era quindi necessario pensare a materiali che richiedessero il minor numero possibile d’interventi di manutenzione, ridotti quanto meno al minimo. Abbiamo per questo scelto dei materiali longevi, che hanno la caratteristica di invecchiare con dignità. La prima biglietteria è stata completamente realizzata presso l’officina di In.Te.Se. Srl. Le strutture (a telaio) sono state eseguite con moduli prefabbricati aventi struttura in acciaio e tamponamenti in parte metallici (con coibentazione termo-acustica), in parte con pannelli in legno multistrato marino di okumè, e superfici vetrate sul fronte principale e laterale. Sul prospetto laterale il serramento è mascherato con doghe in legno con funzione di brise-soleil. L’idea è quella di un nastro metallico che avvolge un volume di legno e vetro. La compenetrazione dei due elementi dà luogo ad un’immagine che, senza cercare di copiare o mimetizzarsi con il contesto storico in cui si inserisce, vuole dichiarare la sua diversità e contemporaneità. Questi materiali sono stati scelti proseguendo una tradizione tutta veneziana, dove il legno e lo zinco fanno la parte del leone. Per quel che riguarda il legno, oltre al suo impiego in strutture orizzontali e serramenti, è noto che l’intera città poggia su palafitte in legno; quanto allo zinco, numerose testimonianze dimostrano come fosse utilizzato in passato fin dal 1800 per coperture, canali di gronda e lattonerie in generale. Infatti è uno dei pochi materiali approvati dalla Soprintendenza in Laguna per questo tipo di lavorazione. Ad essi si sono poi aggiunti l’acciaio, il materiale più adatto a garantire la removibilità delle strutture richiesta dalla committenza. Il risultato è dunque una costruzione dalle forme leggere: tale caratteristica favorisce l’inserimento nel contesto circostante».
Dopo il primo pontile, realizzato a Burano, quali sono stati e quali saranno gli step successivi di sviluppo del progetto e quali le aree della Città di Venezia coinvolte? «In breve: Pietà (inaugurato il 04 febbraio 2010), Giardinetti (inaugurato l’11 giugno 2010), Lido S. M. Elisabetta (apertura parziale 11 giugno 2010, i lavori dovrebbero terminare entro l’anno), Lido S. Nicolò (in fase di ultimazione, anche questo dovrebbe essere terminato entro l’anno); più l’apertura della biglietteria di Vallaresso avvenuta a luglio. Altri approdi importanti necessiterebbero di interventi di risistemazione ma credo che ci sia un problema per il reperimento delle risorse. Mi riferisco a Piazzale Roma, Ferrovia per citarne alcuni. Si prevede invece la sostituzione di tutte le biglietterie dislocate in ambito lagunare (circa 15) ad opera di VELA».
Che ruolo ha avuto In.Te.Se. Costruzioni d’Acciaio Srl e quale supporto vi ha fornito nella realizzazione del progetto? «In.Te.Se. Srl ha avuto un ruolo di protagonista durante la fase esecutiva. Infatti la biglietteria è stata realizzata completamente presso la sede della ditta moglianese, e ha coordinato tutte le altre ditte esecutrici, ovviamente insieme al sottoscritto nel ruolo di Direttore dei Lavori. In breve la carpenteria ha realizzato tutto il telaio in acciaio trattato con un ciclo di metallizzazione per proteggere la struttura e renderla più duratura e limitare il più possibile gli interventi di manutenzione. I pacchetti di copertura e i rivestimenti in lamiera di zinco-rame-titanio così come la parte impiantistica (compreso l’impianto fotovoltaico) sono stati forniti e realizzati da altra ditta, come pure l’arredamento su misura interno, ma sempre sotto la regia di In.Te.Se. Srl. Quest’ultima ha poi fornito e posato tutti i rivestimenti in legno ed ha provveduto a trasportare il nuovo manufatto in bacino S. Marco (con trasporto eccezionale via Treporti), a togliere la “vecchia” ed infine a posizionare la nuova, il tutto nel giro di pochi giorni. In qualità di Direttore dei Lavori devo dire che In.Te.Se. Srl. ha lavorato egregiamente durante tutte le fasi, accontentando qualsiasi richiesta di perfezionamento di eventuali piccole lacune emerse nel corso della fase realizzativa, e proponendo migliorie tecniche come per esempio la possibilità di estrarre alcune macchine per una agevole manutenzione».
Sinora qual è stato l’impatto e il riscontro relativo a tali realizzazioni da parte degli utenti, della cittadinanza e del Comune? «Nonostante le numerose polemiche relative alle dimensioni dei terminal (Pietà, Giardinetti, Lido SME), ci risulta che i cittadini siano più che soddisfatti del lavoro e soprattutto stiano apprezzando le doti di funzionalità e comfort dei nuovi approdi, che considerato ad esempio il pacchetto di copertura con ventilazione, garantiscono temperature accettabili anche durante le giornate più afose tipiche del clima lagunare. Per quanto riguarda le nuove biglietterie, che hanno mantenuto dimensioni limitate (sono solo un po’ più grandi delle precedenti), vi sono stati numerosi apprezzamenti».
DI CARLO BONALDI
Nuovi mondi +
UNA NUOVA VISIONE DALL’ACQUA
13 Ottobre 2010
Tag: Innovazione, Venezia