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Paese che vai, usanze che trovi. Ecco come non sbagliare

Paese che vai, usanze che trovi. Ecco come non sbagliare

Dal LABCOM di Ca’ Foscari la prima mappa online delle culture per vacanze consapevoli

 

La valigia è pronta. Siete oramai prossimi alla partenza, impazienti di raggiungere il Paese che, per la prima volta nella vostra vita, andrete a visitare.
Magari dall’altra parte del mondo vi attendono amici o conoscenti e vi state chiedendo se portare un dono per ringraziare già in anticipo per la disponibilità e il tempo che sicuramente vi dedicheranno. Forse siete anche un po’ preoccupati perché non conoscete bene la lingua con la quale vi dovrete esprimere e qualcuno vi dirà di non stare in ansia, che in un modo o in un altro ci si capisce lo stesso. Lo pensate anche voi? Vi sbagliate. Eccome se vi sbagliate!

A darne conferma è una mappa online delle culture che mira a fornire tutti i consigli interculturali possibili e immaginabili per viaggiare in modo consapevole.
Resa disponibile da Paolo Balboni e Fabio Caon,  ricercatori dell’Università Ca’Foscari di Venezia, la nuova guida potrà risultare molto utile.

Serve qualche esempio? Se la vostra méta è il Brasile e all’aeroporto capite che il tassista vi sta chiedendo se volete un passaggio, non sognatevi neppure di alzare la mano con pollice e indice a formare uno zero per dire di sì. Ogni gestualità ha le sue interpretazioni.
Cosa comunichereste mai in questo modo al tassista che vi attende? Sostanzialmente quello che in Italia avreste potuto alzando il dito medio.

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E il dono? L’avete messo in valigia alla fine? Avete fatto bene.
I regali sono ben accetti da tutti. Se però siete invitati a cena in casa di amici in Russia, consegnate il regalo ma non sognatevi mai e poi mai di stringere la mano a chi vi accoglie sulla soglia.
Secondo la superstizione questo gesto è infatti un funesto presagio di lite e sicuramente non è quello che volete scatenare. Se volete però allontanare del tutto il rischio, ricordatevi di togliere le scarpe quando entrate e se volete essere galanti e versare il vino in tavola, state accorti ed evitate di puntare verso di voi il fondo della bottiglia.

Avete prenotato in Grecia?  Vi sentite meno esposti agli errori perché il vostro viaggio non vi porterà poi così lontano?
Non illudetevi. Paese che vai, usanze che trovi, dicevano i nonni. Quindi attenzione anche qui a non salutare a dita tese per la strada il signore che avete conosciuto il giorno prima: sareste colpevoli di aver fatto il gesto più offensivo che si possa rivolgere a una persona e che in grecia ha anche un nome: mudza.

Sono davvero tantissime le situazioni affrontate dalla Mappa che illustra espressioni, gesti e consuetudini per capirsi con il nostro prossimo.
Non solo perché contiene informazioni relative a 15 Paesi ma perché esplora per ognuno differenze di valori, codici linguistici e non verbali.

I Paesi della web-mappa interculturale

I Paesi per i quali è già ora possibile consultare in modo rapido la mappa interculturale sono Argentina, Austria, Brasile, Cile, Cina, Germania, Grecia, India, Messico, Perù, Russia, Serbia e penisola balcanica, Sudan, Svizzera e Uruguay. Si inizia da 15,  ma gli autori non intendono fermarsi e ci saranno quindi ulteriori ampliamenti e aggiornamenti nel tempo.
Non solo. “Abbiamo indicizzato le voci –spiega Fabio Caon, direttore del LABCOM di Ca’ Foscari – per permettere all’utente non solo di esaminare un Paese ma anche di fare veloci confronti tra diverse realtà culturali e vedere, per esempio, come a medesimi comportamenti corrispondano percezioni potenzialmente molto differenti”.

Indicazioni e categorie

Si possono imparare moltissime cose su un popolo, sui suoi usi e costumi. Il merito dei due ideatori della mappa sta soprattutto nell’averle organizzate in modo tale da rendere la consultazione agevole e veloce. La struttura prevede quindi quattro grandi categorie come “Valori Culturali”, “Linguaggi non verbali”, “Linguaggi verbali”, ed “Eventi comunicativi” che contengono le più svariate sottocategorie.
Solo per elencarne alcune: denaro, fair play, superstizioni, corpo, odori e rumori, offerta di cibo, alcool e sigarette, regali, metafore, modi di dire, cena, cocktail e barbecue.

Ogni scheda ha un autore o gruppo di autori di partenza ma “la mappa ha un carattere dinamico e non definitivo. Non pretende di offrire verità stabili e incontrovertibili ma piuttosto, poiché le culture sono fatte da persone, delle indicazioni che vanno sempre messe al vaglio dell’esperienza”.

Mentre voi state leggendo questo articolo, il tassista che vi ha accolto all’aeroporto a Rio de Janeiro è ancora in attesa della vostra risposta.
Un consiglio? Se intendete avvalervi del suo servizio alzate semplicemente la mano chiusa a pugno con il pollice alzato. Non solo gli direte che avete deciso di accettare ma lo ringrazierete anche per la sua attenzione.

Un commento su “Paese che vai, usanze che trovi. Ecco come non sbagliare

  1. leandro del Giudice

    Ho seguito la trasmissione del professor Balboni, molto interessante. Speravo che la mappa fosse più completa. Mi spiace non siano analizzati i paesi anglosassoni. Vi seguirò comunque in futuro. Grazie


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Tag:  Ca' Foscari