Sistema urbano +

Uffici aperti al pubblico: dalla Giunta comunale la delibera che scioglie il limite

Uffici aperti al pubblico: dalla Giunta comunale la delibera che scioglie il limite

Favorire il ritorno di sempre più attività e servizi in centro storico per contribuire a mantenere Venezia città “viva”.
È questo l’obiettivo della delibera cui la Giunta comunale ha dato il via libera e che ora andrà in discussione in Consiglio. Si tratta di rimuovere un limite burocratico, attualmente in vigore, che rischia di scoraggiare il mantenimento in città di uffici pubblici e attività destinate alla cittadinanza perché, di fatto, troppo costosi.
La disposizione impone di avere almeno 200 metri quadri di superficie in ogni singolo piano degli immobili utilizzati.
La norma coinvolge uffici aperti al pubblico, spazi destinati all’istruzione, sale di ritrovo e altre funzioni di servizio.

 

LE LINEE GUIDA DELL’AMMINISTRAZIONE

 

Sono due le linee guida che hanno portato alla delibera presto in discussione. Da un lato si ritiene importante sostenere lo sviluppo di funzioni necessarie alla vita dei residenti. In questa prospettiva rientra anche la conseguente creazione di nuovi posti di lavoro, sempre compatibili con le caratteristiche fisiche del tessuto urbano e dell’edilizia storica.

Dall’altro lato, si punta al contenimento dell’espansione di strutture ricettive. Lo scorso aprile, a tal fine, è stato approvato un provvedimento che impedisce le nuove aperture attraverso una semplice pratica edilizia di cambio di destinazione d’uso. In altri termini, perché un progetto sia attuato, è necessario che il Consiglio verifichi la presenza di un interesse pubblico significativo.

Il nuovo provvedimento, come ha sottolineato l’assessore comunale all’ Urbanistica Massimiliano De Martin, nasce prima di tutto dal buon senso. A causa di una limitazione inutile, anche gli enti pubblici e privati già presenti in centro storico oggi non hanno alcun incentivo a mantenervi le attività. Qualora arrivasse il via libera del Consiglio, al contrario, si faciliterà il recupero e il riuso degli edifici e si garantirà una compresenza equilibrata di funzioni all’interno della città storica.